NON NASCONDERE IL PECCATO

Quante grazie ha ricevuto Davide da Dio! Era il più piccolo tra i figli si Iesse ed è stato scelto per regnare su Isarele… ancora imberbe vinse il duello con il valoroso filisteo Golia… insidiato dall’odio di Saul ha avuto la meglio su di lui e lo ha sostituito sul trono… il suo Regno diventò in fretta stabile e forte… Dio più volte lo ha rassicurato promettendogli fedeltà a vita… Eppure, non appena gli si è presentata una tentazione ha ceduto il fianco! Davide, seppure benedetto come pochi altri, prova a disegnare la sua vita a prescindere da Dio, facendo leva sul suo potere… Davide arriva considerarsi sopra la legge e per passare indenne dalla sua trasgressione mette a morte un uomo giusto e innocente… Ma all’uomo si può sfuggire… a Dio no! Essere intonsi davanti all’uomo poco importa: il giudizio che conta è quello che avremo davanti a Dio! Io credo che ne vedremo delle belle… Tutte le nostre strategie per apparire buoni davanti agli altri verranno svelate! Nessuno potrà nascondere le proprie mancanze… Non varrebbe la pena iniziare già ora a riconoscere le nostre povertà ed esercitare maggiormente l’arte della misericordia? Riconoscere il proprio peccato è il punto di partenza per un uso più sistematico della misericordia. Proviamoci… Buona giornata

SE IL SIGNORE NON COSTRUISCE LA CASA

Abbiamo visto ieri come Dio abbia respinto categoricamente l’idea di Davide di costruirgli una casa: nessuno può rinchiudere Dio dentro i propri confini, pretendendo di circoscriverlo e dominarlo a proprio piacimento… Dio è libero, non si lascia ridurre da nessuno! Dio è il Dio della storia: è Lui che costruisce la casa agli uomini! Davide deve rendersi conto che se ha una casa è solo perché Dio ha lavorato al suo fianco per questo medesimo obiettivo! Quando Dio fa una casa all’uomo non lo riduce, non gli contorna i confini, non gli restringe gli orizzonti… al contrario, li spalanca, li amplifica, li moltiplica! La casa che Dio costruisce a Davide va oltre lui… ha a che fare con tutta la sua stirpe! È chiaro che nel momento in cui Dio alza di peso Davide per il desiderio di fargli una casa e gli promette benedizione per tutte sue generazioni a venire, a Davide sorge spontanea la domanda e l’intercessione: “Dégnati di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te”. Davanti alla bontà e alla generosità di Dio c’è solo spazio per l’umiltà e per la preghiera! Abbiamo bisogno di tutto… tutto dobbiamo chiedere… Buona giornata