Mag 2, 2022 | Don
Dopo che Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci, una folla numerosa lo segue con grande determinazione, curandone pedissequamente tutti gli spostamenti. Gesù potrebbe essere soddisfatto per tanto seguito ma non è così… ecco come rimprovera i fedeli tanto ossequiosi: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati». Gesù non si rallegra nell’avere uno stuolo di persone servili al seguito! Gesù è venuto perchè riscoprissimo la dignità filiale, l’onore che spetta ai figli, la libertà che connota la somiglianza con Dio… Se la gente lo segue per un bisogno non è una cosa bella: deve cogliere il senso e la bellezza! Il pane e il pesce moltiplicati non erano tentativi per imbonirsi le folle e creare consenso ma la scelta deliberata di prendersi cura di una umanità alla deriva! Il miracolo sono il pane e il pesce ma il segno è la cura di Dio, la sua paternità! Se la gente segue Gesù per mero interesse significa che non gli importa di lui, non ha creato un rapporto con il Signore… e così la salvezza non può prendere forma in alcun modo! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Rosa, donna semplice e devota
Mag 1, 2022 | Don
Vogliamo sempre fare tutto da soli e di testa nostra! Per un po’ ci mettiamo dietro al Signore, poi, però, preferiamo tentare le nostre strade. Pietro e compagni ci rappresentano in questo in maniera mirabile: abbandonato Gesù riprendo-
no la loro buona arte dell’arrangiarsi e iniziano a pescare per conto proprio, con le loro reti, con le strategie imparate nella loro vecchia vita… ma non prendono nulla!
Gesù ha una pazienza infinita. Sa bene come è fatto l’uomo che pensa di cavarsela da solo… Va loro incontro e chiede: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Lo sa già: con le sole nostre reti non possiamo che pescare solo pochi pesciolini… lo stretto necessario per sopravvivere! Ma Gesù è venuto a portare l’abbondanza nella vita, mica il minimo indispensabile…
Pietro e compagni devono reimparare ad ascoltare il Maestro, a seguire la sua voce, a fidarsi di Lui: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». Ecco che le reti quasi si spezzano per l’abbondanza di pesce! Stesso lago,
stessa barca, stesse tecniche, stesse persone, ma tutto è diverso…
Il discepolo che ha il cuore più vicino a Gesù riconosce che non è un caso, non è un colpo di fortuna: «È il Signore» a rendere la vita diversa, a darle un colore nuovo, una prospettiva riqualificata! C’è un abisso fra il vivere con Gesù o senza Gesù… chi ha la grazia di scoprirlo è davvero fortunato!
Pietro deve ripercorrere a ritroso la sua vita: riconciliarsi con la sua testardaggine, con la sua codardia, con il su rinnegamento e rimettersi fiducioso alla sequela: «Seguimi»!
Non c’è fallimento che non sia visitato dalla grazia con la possibilità di renderlo fecondo: occorre semplicemente fare spazio a Gesù!
Apr 30, 2022 | Don
“Aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove”. È impressionante come da subito, appena formatasi la comunità, i cristiani inizino a fare delle preferenze, a mettere davanti i propri amici agli altri… A volte capita di idealizzare molto le comunità dei primi cristiani come se fossero dei paradisi in terra: niente affatto! La tentazione di cercare il proprio tornaconto e i propri interessi era assolutamente ordinario… Non c’è da scandalizzarsi, anzi! É una grazia poter constatare che la comunione è un lento cammino di conversione! Quante divisioni nelle nostre chiese… Quanti protagonismi… Quante ingiustizie… Molti prendono queste situazioni come pretesto per un taglio netto con la fede… Diamoci da fare per cambiare il cuore ma allo stesso tempo accettiamo la gradualità del cammino verso la luce! Il paradiso sarà quando Cristo sarà tutto in tutti… Per ora, accontentiamoci di sprazzi di paradiso! Sono già essi motivo di gioia grande! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Lorenzo per cui chiediamo al Signore il dono della vita piena
Apr 29, 2022 | Don
Non si contano le persone che dichiarano di essere senza peccato, di non avere assolutamente bisogno di confessarsi. Ognuno si avverte adeguato secondo il proprio criterio di valutazione del bene, non è disponibile a interferenze di sorta. Poi, al contrario, tutti si sentono autorizzati a formulare giudizi e sentenze a destra e a manca, generalmente in maniera inappellabile! Tutti si ritengono arbitri rigorosi nel definite il bene e il male. Tutto questo modo di pensare si è generato con l’allontanamento progressivo dell’uomo dalla Parola di Dio: se non si ha cognizione del vero bene, si scambia il surrogato del bene con la verità… cosi non è più possibile avere un giudizio nitido e realistico! L’evangelista Giovanni così scrive nella sua prima lettera: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi». L’ammissione della propria colpa è uno dei criteri fondamentali per riconoscere quanto la nostra fede si confronti con la Parola… chi ha una frequentazione anche minimale della Parola non può non riconoscere la lontananza del cuore dal vangelo! Ogni volta che medito la Parola avverto una lontananza impressionante… la bellezza della santità mi attrae immensamente… ma la carne ancora mi zavorra in una dipendenza all male inesorabile! Misericordias Domini…. Buona giornata
p.s. Una preghiera per Maria che si accinge a varcare la soglia della vita
Apr 28, 2022 | Don
Parlando oggi con i ragazzi che prossimamente riceveranno la cresima ho detto: “Dio ci chiama per nome perchè ci ama! Siamo per lui unici e irripetibili! Ma voi sapete come si chiama Dio?”. Nessuno è stato in grado di darmi una risposta completa e ci sta… un ragazzo ha affermato: “non ho sufficiente immaginazione per dirlo”. Mi ha colpito molto questa battuta: esprime esattamente quello che è l’idea più diffusa su Dio: sostanzialmente è un pensiero, un’immagine, un ologramma, un astrazione… Nonostante millenni di evangelizzazione dove l’annuncio ruota attorno all’Incarnazione permane una considerazione filosofica di Dio! Eppure Dio si è fatto carne, ha assunto un volto, ha preso un nome: Gesù! Gesù è l’impronta della sostanza del Padre! Tant’è che i verbi fondamentali che caratterizzano il compito testimoniale e missionario hanno a che fare con l’udire e il vedere! L’udito e la vista non sono speculazioni ma sensi! Il Vangelo di Giovanni dice di Gesù: «Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito». Gesù ha visto e udito il Padre! Il Vangelo di Luca, nei primi capitoli, non fa che sottolineare che i pastori e i magi «hanno visto e udito». O si fa esperienza di Dio o è tutta fuffa… Buona giornata
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