Non si contano le persone che dichiarano di essere senza peccato, di non avere assolutamente bisogno di confessarsi. Ognuno si avverte adeguato secondo il proprio criterio di valutazione del bene, non è disponibile a interferenze di sorta. Poi, al contrario, tutti si sentono autorizzati a formulare giudizi e sentenze a destra e a manca, generalmente in maniera inappellabile! Tutti si ritengono arbitri rigorosi nel definite il bene e il male. Tutto questo modo di pensare si è generato con l’allontanamento progressivo dell’uomo dalla Parola di Dio: se non si ha cognizione del vero bene, si scambia il surrogato del bene con la verità… cosi non è più possibile avere un giudizio nitido e realistico! L’evangelista Giovanni così scrive nella sua prima lettera: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi». L’ammissione della propria colpa è uno dei criteri fondamentali per riconoscere quanto la nostra fede si confronti con la Parola… chi ha una frequentazione anche minimale della Parola non può non riconoscere la lontananza del cuore dal vangelo! Ogni volta che medito la Parola avverto una lontananza impressionante… la bellezza della santità mi attrae immensamente… ma la carne ancora mi zavorra in una dipendenza all male inesorabile! Misericordias Domini…. Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che si accinge a varcare la soglia della vita