Giu 1, 2022 | Don
Sia la Prima lettura che il Vangelo parlano di partenze e di adii. Nella Prima lettura è Paolo a salutare i suoi più stretti collaboratori: si sente in dovere di esortarli a vigilare attentamente sulle comunità perchè mercenari e ingannatori non mancheranno di confondere le idee e pervertire la pace costruita in Gesù. Le strategie del maligno per spegnere la fede non si contano, anche oggi… non sono le obiezioni e le contestazioni feroci a mettere a soqquadro la fede ma i pensieri relativistici ed edonistici che vanno ad intaccare le radici profonde del desiderio di bello, di vero e di buono che sono nel cuore umano! il discorso più ricorrente che sento dai genitori che si presentano per chiedere il battesimo per i loro bambini è che vogliono battezzare però lasciando totalmente ai figli la libertà di praticare o meno… La libertà è sacrosanta ma il relativismo è la morte della libertà! Nel vangelo è Gesù a salutare i suoi discepoli. Lo fa attraverso una accorata preghiera al Padre: anche Gesù fa presente ai suoi che il rifiuto e il disprezzo saranno compagni inseparabili della loro testimonianza! Ma non dovranno temere: Lui non smetterà di pregare perchè il maligno non abbia la meglio! L’evangelizzazione è una fatica… ma una fatica per cui vale la pena spendersi fino all’ultimo! Buona giornata
Mag 31, 2022 | Don
Termina il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna. Abbiamo pregato ogni sera comunitariamente il rosario per contemplare la cura materna di Maria nei confronti di Gesù e, in lui, di ogni discepolo. Oggi la liturgia fa memoria della Visita di Maria alla cugina Elisabetta. Mi pare bello pensare che, come risposta alle tante nostre preghiere, venga incontro anche a noi. Maria visita la nostra umanità, così come è. Elisabetta è anziana ed è in attesa di un figlio: forse ci rappresenta… anche noi siamo vecchi nel cuore, abbiamo tante necrosi nell’animo, abbiamo fatto trascorrere tanto tempo invano, invecchiando senza speranza… anche noi, però, abbiamo ancora un po’ di vita dentro che desidera venire alla luce, abbiamo desideri da coronare, abbiamo progetti da realizzare… Da soli, però, siamo fermi, inattivi, improduttivi! Abbiamo bisogno di qualcuno che ci sproni, ci dia la partitura da suonare, ci segni la strada. Ecco: Maria ci porta Gesù, ci dice di fare ciò che Lui ci dice! Seguire Gesù è ciò che fa nascere veramente ogni uomo che viene al mondo… si può uscire dal grembo e non nascere mai sul serio! Con Gesù si nasce alla vita vera, alla vita piena, quella che non muore! Che Maria ci faccia visita davvero! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Renzo che dopo lunga sofferenza si è incamminato verso la gioia della vita piena
Mag 30, 2022 | Don
È incredibile come sia volubile l’uomo: è facile che passi dal pronunciare con entusiasmo promesse altisonanti al rinnegare più meschino e più bieco. Non si tratta di falsità o di disonestà premeditate ma di grande fragilità, di incoerenza, di squilibri emotivi improvvisi. Spesso me lo ripeto: se sono ancora dentro la strada che ho intrapreso non è certo per merito mio ma di Dio che mi ha trattenuto accanto a sè con vincoli di bontà e di misericordia. Del resto, se leggiamo il Vangelo di oggi troviamo stigmatizzata questa fragilità del discepolo: «“Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi”. Rispose loro Gesù: “Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo». È proprio così: promettiamo mari e monti e, poi, basta una piccola avversità che mettiamo in discussione tutto… Occorre che conosciamo molto bene questa nostra piega problematica: la fedeltà non è il nostro forte… E proprio a partire dalle nostre incoerenze esercitare maggiormente la virtù della misericordia verso chi sbaglia o perde la strada della verità. Siamo tutti a rischio: impariamo a sostenerci a vicenda invece che puntarci inutilmente il dito… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Tina che si è serenamente addormentata nel Signore
Mag 29, 2022 | Don
Gesù conclude i suoi giorni a Gerusalemme in compagnia dei Dodici e di un gruppetto di donne che nel corso dei tre anni hanno riconosciuto la sua unicità. A loro Gesù apre il suo cuore e rivolge le parole più importanti affinchè continuino la sua opera: «saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme».
Proviamo ad immaginare il contesto: Gesù è odiato da coloro che hanno potere… il loro gruppo è esiguo ed è fatto da persone piuttosto semplici e poco istruite… tutto sembra presagire una fine ingloriosa… eppure Gesù già vede l’abbondanza dei frutti della missione dei suoi discepoli!
In che cosa confida Gesù? Nella forza che viene dallo Spirito santo! Lui sale al cielo, entra in Dio come primizia dell’umanità risorta, ma lo Spirito ricordando le sue Parole e animando la speranza dei discepoli aggiungerà uomini e donne al Corpo di Cristo, associandole al suo medesimo destino di paradiso!
C’è una raccomandazione che Gesù fa ai suoi discepoli e che ci deve far riflettere: «voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Se il vangelo deve essere annunciato a tutti i popoli perché i discepoli devono rimanere in Gerusalemme? Non implode forse tutto nella sola Città Santa?
Deve scendere lo Spirito perché possano parlare degnamente di Lui… ma sapete quando i discepoli saranno maturi per la testimonianza? Quando saranno perseguitati e cacciati con la violenza da Gerusalemme! La maturità nella fede i discepoli la conseguono soltanto nel momento in cui sono associati al destino di rifiuto e di odio del Maestro… credo debba essere così anche oggi!
Mag 28, 2022 | Don
Mi capita di essere invitato da amici a qualche evento e di entrare in relazione con persone che, appena scoprono che sono un prete, si sentono in dovere di manifestare la loro posizione rispetto alla fede. Tra le cose che mi dicono, ricorrente è il discorso sulla preghiera: la maggior parte dice di non andare a messa, di non dire le orazioni classiche imparate da piccoli, ma di vivere momenti di preghiera personale. Un dato sembra certo: molti pregano! Ma che tipo di preghiera è? Cosa si intende per preghiera? Il pensare tra sè e sè? L’esprimere un qualche desiderio del cuore? Gesù fa questa osservazione ai suoi discepoli: «Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome». Per ottenere che la preghiera giunga a buon fine è necessario pregare nel nome di Gesù! Cosa significa? Significa anzitutto pregare “in Lui”: cioè mettersi dentro la sua vita e presentarsi al Padre con la faccia del Figlio! Come possiamo presentarci a Dio con la faccia di disgraziati che abbiamo? E poi, pregare “come Lui”: cioè chiedere le stesse cose che chiede Gesù! Non le nostre pretese e i nostri egoismi… c’è molto da fare per educarci sul serio alla preghiera! Buona giornata
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