Marco, l’evangelista, è eccezionalmente stringato nel resoconto dei miracoli operati da Gesù: il suo intento è quello di costruire la scena in modo tale che che legge si riesca ad immedesimare e vivere in prima persona l’evento. Ci riesce in maniera davvero strabiliante, non ci non si corre di certo il rischio di perdersi in particolari scenografici marginali… A me colpisce questo fermo immagine letterario: «Gesù disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati, vieni qui in mezzo!“». C’è una autorevolezza in Gesù da far star giù il fiato. Tutto attorno ha una schiera di scribi e farisei pronti ad incriminarlo in nome della Legge. Gesù non si lascia intimorire: è ovvio che Lui è ben oltre Legge! Sono i menzogneri che si nascondono e tramano nell’anonimato… chi è dalla Verità agisce alla luce del giorno! Tant’è che subito dopo Marco ricorda: «E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire». Ecco i figli delle tenebre: si trovano di nascosto perché, apertamente, sanno di essere dalla parte del torto… Gesù si gioca in prima persona, alla vista di tutti, per promuovere la vita di un povero paralitico… I farisei tramano al buio per dare la morte… Come agiamo noi? Buona giornata