«Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga: “Fratelli, figli della stirpe di Abramo, gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti». Sulle labbra di Paolo risuonano le stesse parole di Pietro. Il persecutore è diventato apostolo! Quella di san Paolo è una di quelle conversioni così radicali da lasciare a bocca aperta… Che cosa gli è accaduto? Davvero, solo l’opera di Dio nel segreto del suo cuore ha potuto realizzare un così radicale cambiamento! Quando penso a questo avvenimento mi sento profondamente consolato: significa che anche per il dubbioso più arcigno, il criminale più efferato, il dogmatico più fondamentalista, c‘è la possibilità di un ribaltamento! E non grazie a ragionamenti o ad approfondimenti o a corsi d’aggiornamento ma in forza dell’opera nascosta e discreta dello Spirito santo! La cosa bella è che quando la luce di Cristo inabita il cuore tutto si trasfigura! San Paolo che, probabilmente, era conosciuto in tutte le sinagoghe – altrimenti non si vede come avesse la possibilità di prendere la parola – non ha la benché minima vergogna ad annunciare il contrario di quanto sostenuto fino allora… La Verità rende davvero liberi… Buona giornata