L’ordinarietà e la ferialità che contraddistinguono l’Annunciazione sembrano cozzare con l’immagine che noi abbiamo di Dio. Forse avremmo pensato a qualcosa di più solenne, di maestoso, di sfarzoso… invece, avviene tutto in una umilissima e marginalissima città della Galilea, Nazareth, nemmeno citata dalla Sacra scrittura… Da un punto di vista storico sembra un semplice mito. È inconcepibile che nasca un uomo senza l’unione tra un uomo ed una donna… Qui sta il mistero che solo Maria conosce e che, nonostante questo, in tutta la sua vita cercherà di comprendere in pienezza. È interessante pensare che Maria, nonostante fosse protagonista di un intervento divino e avesse sperimentato la visita dell’Angelo, affrontava ogni momento della sua storia cercando di capire… Non esiste l’assurdo! Tutto ha un senso e una logica ma l’uomo è capace di coglierlo solo dentro un percorso storico. L’iconografia classica spesso ritrae Maria nell’atto di essere una trama – il corpo di Cristo – mettendo insieme il filo della sua umanità con il filo della divinità… Maria non genera un semplice corpo di carne ma genera il figlio di Dio, per questo è definita la Madre di Dio! Da qui in avanti appare chiaro che il divino si tesse con l’umanità! Riconosciamo questo onore? Buona giornata