Gesù aveva avvertito i suoi discepoli che avrebbero avuto una vita grama, proprio come Lui: «il discepolo non è da meno del Maestro»! Pertanto, chiunque decide di mettersi alla sequela del Signore deve aspettarsi dissenso e incomprensione… c’è stato un tempo in cui essere cristiani era un dovere, meglio, una necessità perchè faceva accedere a privilegi e riconoscimenti particolari: non è stato un tempo tanto ricco di originalità evangelica! Oggi stiamo ritornando ad una condizione di effettiva minoranza e , dirsi cristiani, determina un certo sospetto… Quello che Gesù dice nel vangelo di oggi «Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste» si sta manifestando alla stessa maniera per i cristiani del nostro tempo. Avere una conoscenza approfondita ed erudita del Vangelo è ancora apprezzato ma credere a Gesù come Signore della vita, assolutamente no! Si perdono immediatamente tutta la rispettabilità e l’autorevolezza! È impressionante come alcuni uomini della cultura si siano dichiarati credenti e hanno perso immediatamente seguito… mentre altri si sono dichiarati laici di ispirazione cristiana e, al contrario, hanno ottenuto consenso! Ciò che il mondo non tollera è l’essere l’uno nell’altro… l’individualismo impera sovrano! Buona giornata

 

P.S. Una preghiera per Freddy la cui vita è giunta a compimento: possa vedere il Padre.