Quante persone conosco che pregano e frequentano solo perché credono di poter avere una vita più serena e tranquilla! A volte me lo dichiarano apertamente e io, confesso, non sempre ho il coraggio di risvegliarle da questo torpore narcotizzante del maligno… È bene che ci si renda conto chiaramente che seguire Dio non è una passeggiata rilassante! Ascoltate che cosa ricorda il libro del Siracide: «Figlio, se ti presenti per servire il Signore, resta saldo nella giustizia e nel timore, prepàrati alla tentazione. Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore». Il dolore e la prova fanno parte del cammino della vita, non si possono eludere… accettarli non significa negarli ma ritenerli una opportunità per cogliere la maniera migliore per servire il Signore. Gesù, che era il Figlio prediletto, non è stato risparmiato dalla prova… ha pure pianto con forte grida e lacrime, ricorda la Lettera agli Ebrei… ma riponeva la sua causa a Colui che giudica con giustizia! Il punto forza del credente è sempre fuori di sé: niente ci può separare dall’amore di Dio! Né spada, né fame, né tribolazione… La nostra forza è Dio! Buona giornata