Oggi nessuno mette in dubbio che san Paolo sia una colonna portante della dottrina cristiana: senza di lui il cristianesimo non sarebbe certamente quello che è! Il suo contributo all’inculturazione del Vangelo nella cultura greca e romana è stato determinante: la buona notizia di Gesù, senza la sapiente opera di san Paolo, sarebbe rimasta rinchiusa dentro il territorio circoscritto della Palestina! Eppure, al momento della sua opera – come Gesù del resto -, gli ostacoli e i bastoni tra le ruote non sono mancati… senza contare i contrasti con amici e collaboratori… Impressionante l’amara descrizione dei “tradimenti” subiti che leggiamo nella Lettera a Timoteo: «Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me. Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione». Mi convinco sempre più che la santità cristiana nulla ha a che fare con il consenso mondano… la fedeltà a Cristo la si deve pagare a prezzo di se stessi! La perseveranza di san Paolo ci sia di esempio nell’affrontare le contrarietà con le quali continuamente siamo chiamati a misurarci! Buona giornata