Solo io (Mt 11,16-19)

«Non ascoltano né Giovanni né il figlio dell’uomo».

La Sapienza viene riconosciuta per le sue opere e non perché piace a noi. Quello di oggi, da parte del Signore Gesù, appare come un rimprovero sapiente: «vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!». Come dire che non ci va mai bene nulla e che siamo incapaci di ascoltare e di accogliere ciò che il Signore ha pensato per noi. In fondo, in questo scorcio di scrittura, vi è tutta la bruttura del ripiegamento su di sé. Solo io.

Un sorriso a tutti.

Dio si fida di noi (Lc 1,26-38)

«Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce».

La venuta di Dio nella nostra vita, come fu per Maria, è gioiosa e porta gioia. L’angelo esclama: «Rallegrati!». Con questa esclamazione il Signore esprime la gratuità con cui vuole entrare nella nostra vita, e noi non sempre siamo pronti ad accogliere tale invito. Ascoltando infatti ciò il Signore ci propone, spesso ci spaventiamo, perché quello che ci vieni chiesto è sempre qualcosa di grande, che sembra essere superiore alle nostre forze e alle nostre capacità. Ma Dio si fida di noi.

Buona giornata a tutti.

Il Signore crea comunione (Gv 10,11-16)

«Io sono il buon pastore».

Il bel pastore è Cristo, il Risorto. Egli è buono e non fa paura, anzi viene al mondo donando la sua vita per tutti coloro che lo voglio accogliere. Egli li conosce e loro – che appartengono a lui – lo conoscono: riconoscono la sua voce. Il buon pastore non è un mercenario, non fugge davanti al pericolo o alla sofferenza, ma sta lì, e protegge l’uomo. Il buon pastore tiene unite le persone e non vuole che si perdano o si separino. Il Signore Gesù ci ama così.

Buona giornata di festa 😊

Non scordiamoci che Dio è con noi (Mt 18,12-14)

«Dio non vuole che i piccoli si perdano».

Il Signore va in cerca della pecorella smarrita e lascia le altre al loro posto. Andare in cerca di qualcuno che si è perso nella fede, che vive di dubbi o, per ignoranza, che non conosce il pensiero di Cristo, è molto faticoso. Uscire dalla propria comfort zone, per “andare”, comporta un grande sforzo, innanzitutto perché, ogni volta che lo facciamo, dobbiamo rimettere in discussione la nostra di fede e poi per la paura del rifiuto e del fallimento. Ma non scordiamoci che Dio è con noi.

Buona giornata 😊

Abbiamo bisogno di perdono e di certezze (Lc 5,17-26)

«Abbiamo visto cose prodigiose».

Quando gli amici del paralitico lo calano dal tetto per far si che Gesù lo veda e lo tocchi, il Signore non si sofferma sulla condizione di quell’uomo, magari utilizzando espressioni di compassione verso di lui, ma lo assolve dai peccati: che strano! Gesù sa che noi abbiamo bisogno, più che di compassione, di perdono e di certezze. Di perdono perché, riabilitati alla Verità, ci si ricordi che andiamo bene così come siamo, e di certezze perché la condizione di peccatori ce la porteremo sempre con noi.

Buona giornata.