ANNUNCIARE IL VANGELO

«Ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nella città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando». Per me, leggere gli Atti degli Apostoli è sempre un bagno spettacolare nella realtà: l’evangelizzazione non è mai stata una passeggiata e mai lo sarà! È inutile che continuiamo a piangerci addosso perchè il mondo non ci accoglie e non ci è favorevole… questo è il terreno nel quale siamo chiamati a dare la vita, così come è, come lievito nella farina, come fermento nella terra! Paolo e Barnaba, ovunque andavano, non ricevevano che opposizione e persecuzioni: scacciati, in condizioni precarie e per nulla favorevoli, non perdevano l’occasione per raccontare e annunciare la gioia del Vangelo! Lo scopo della missione non è la raccolta ma la semina… il voler raccogliere a tutti i costi è nella logica economica del mondo! Gli Atti degli Apostoli mostrano che è proprio nel fallimento umano, nella persecuzione, nel martirio, che consiste il bastione portante dell’avventura evangelizzatrice della Chiesa! Con questa certezza nel cuore ogni paura si dissolve e la voglia di dare la vita e di morire per il Vangelo si rianima con un vigore irresistibile! Buona giornata

L’AMORE ALTERNATIVO DI GESÙ

«Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato». È sbalorditiva questa affermazione di Gesù… Giuda lo ha appena tradito e Lui parla di glorificazione! Il male che si scatena contro di Lui è riletto come momento di esaltazione: proprio nella passione si svela il “Totalmente-altro” che c’è in Lui!

In questo momento tragico Gesù sa scorgere i germogli della vita nuova che è venuto ad inaugurare: all’odio, alla cattiveria, al livore, al tradimento, alla falsità vengono corrisposti l’amore, l’accoglienza, il perdono, la benevolenza… qui nasce il comandamento nuovo di cui Gesù ci ha fatto regalo come discepoli.

«Vi do un comandamento nuovo: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri». La bellezza dell’amore e l’esortazione a tradurlo nella quotidianità della vita è proprio di tutte le grandi religioni e filosofie della storia. Ma qui c’è una novità che scardina tutte le logiche… ed è il “come io ho amato voi”.

Trovatemi un uomo che non dica parole belle e ricche sull’amore! Sono certo che non ne trovate uno… gli adolescenti parlano di amore fra membri del gruppo e poi si dividono al primo torto… gli sposi parlano di amore eterno e poi si separano alla prima difficoltà… i genitori parlano di amore incondizionato verso i figli e poi appena i figli intraprendono strade diverse da quelle attese tutto si annichilisce…

L’amore di cui Gesù parla non è l’amore sentimentale di cui sono piene le telenovele e le storie dei divi dello spettacolo… l’amore di Gesù è l’amore crocifisso! È l’amore che ama anche quando non è amato! È l’amore che ama anche quando è totalmente in perdita! È l’amore che ama anche quando non c’è speranza di un cambiamento dell’altro!

È di questo amore che siamo testimoni?

DIPENDERE DAL PADRE

Molte volte l’ho detto e scritto ma sento il dovere di ripeterlo: noi non sappiamo amare per natura! Noi per natura ci amiamo, pensiamo a noi stessi, difendiamo la nostra pelle! Gli atti di bontà che compiamo sono per lo più finalizzati ad ottenerne dei vantaggi! Questa dinamica io la sento prepotentemente affermarsi nel mio intimo… È il vangelo che mi ha aperto un’altra prospettiva: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore». Ecco qui il ribaltamento: Gesù, vero uomo, ci dice come amare non secondo natura ma secondo Dio: accogliendo l’amore preveniente del Padre! Gesù rivela l’origine del suo amore gratuito e disinteressato: l’amore del Padre! Si può amare sul serio solo se si ha la certezza di non doversi impegnare nella conservazione di sè in quanto custoditi e amati da un Altro. L’esortazione a “rimanere” in questo amore ha come scopo quello di aiutarci a dimenticare noi stessi: niente e nessuno mai ci potrà separare dall’amore di Dio! Mi accorgo che quando la mia povertà umana mi porta a tutelare la mia persona, a curare il mio benessere, la gioia non è in me… Di fatti, Gesù lo ha rivelato: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Quanto è vero… Buona giornata

COLUI CHE NON PASSA MAI

«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me». Ho bisogno di questa certezza come dell’aria! Quante volte nella vita siamo chiamati ad affrontare passaggi complessi e non abbiamo appigli di sorta… il ripetere questa Parola di Gesù da una carica impressionate! La Parola di Gesù non è lettera morta: è vita! Lui è il risorto che ieri, oggi, domani ci cammina al fianco e ci ripete “non essere turbato, ci sono io, fidati!”… Da soli siamo in balia di mille incognite: le nostre fragilità, gli stravolgimenti delle situazioni, la volubilità delle persone… che cosa c’è di fermo, di solido, di roccioso, a cui aggrapparsi? Condivido quanto dice il re Davide nel Secondo libro di Samuele: «Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore, mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo, mio nascondiglio che mi salva, dalla violenza tu mi salvi». Tutto ciò che è storia è legato alla precarietà e alla mutevolezza: solo Cristo rimane, sempre, anche oltre la morte! Da piccoli ci attacchiamo ai genitori pensandoli imperituri ma così non è… poi all’amore e anch’esso finisce… poi al vigore e pure esso viene meno… solo Gesù rimane! sia benedetto oggi e sempre! Buona giornata

SIAMO STATI SCELTI

«Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto». Gesù insegna ai suoi discepoli le cose più intime di Dio partecipando loro il suo modo proprio di essere. Così i discepoli sanno come vivere in maniera divina: è un grande privilegio! Anche noi che leggiamo il Vangelo abbiamo questa grazia spropositata… Ma Gesù fa una sottolineatura interessante: benchè siano tanti quelli che ascoltano le sue parole, alcuni sembrano non essere interessati e si dirigono su strade non conformi. Questa precisazione ci deve rincuorare: quante volte ci cadono le braccia vedendo molte persone che, pur frequentando per un po’ di tempo le nostre assemblee, decidono di fare percorsi differenti, allontanandosi dalla Chiesa… ci assale la delusione e lo sconforto! Spesso ci assale pure il sospetto che siamo noi ad intestardirci in una fede che forse non ha più presa nella nostra modernità… Ecco: Gesù ci dice esplicitamente che è normale che solo qualcuno comprenda! Solo qualcuno è scelto per mettersi di buona lena e dedicasi ad un cammino di vera conversione! Accettiamo di essere una porzione e non una totalità! Se il Signore ci ha dato la grazia di essere scelti: perseveriamo! Buona giornata.