SPRAZZI DI PARADISO

“Aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove”. È impressionante come da subito, appena formatasi la comunità, i cristiani inizino a fare delle preferenze, a mettere davanti i propri amici agli altri… A volte capita di idealizzare molto le comunità dei primi cristiani come se fossero dei paradisi in terra: niente affatto! La tentazione di cercare il proprio tornaconto e i propri interessi era assolutamente ordinario… Non c’è da scandalizzarsi, anzi! É una grazia poter constatare che la comunione è un lento cammino di conversione! Quante divisioni nelle nostre chiese… Quanti protagonismi… Quante ingiustizie… Molti prendono queste situazioni come pretesto per un taglio netto con la fede… Diamoci da fare per cambiare il cuore ma allo stesso tempo accettiamo la gradualità del cammino verso la luce! Il paradiso sarà quando Cristo sarà tutto in tutti… Per ora, accontentiamoci di sprazzi di paradiso! Sono già essi motivo di gioia grande! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Lorenzo per cui chiediamo al Signore il dono della vita piena

PECCATORI

Non si contano le persone che dichiarano di essere senza peccato, di non avere assolutamente bisogno di confessarsi. Ognuno si avverte adeguato secondo il proprio criterio di valutazione del bene, non è disponibile a interferenze di sorta. Poi, al contrario, tutti si sentono autorizzati a formulare giudizi e sentenze a destra e a manca, generalmente in maniera inappellabile! Tutti si ritengono arbitri rigorosi nel definite il bene e il male. Tutto questo modo di pensare si è generato con l’allontanamento progressivo dell’uomo dalla Parola di Dio: se non si ha cognizione del vero bene, si scambia il surrogato del bene con la verità… cosi non è più possibile avere un giudizio nitido e realistico! L’evangelista Giovanni così scrive nella sua prima lettera: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi». L’ammissione della propria colpa è uno dei criteri fondamentali per riconoscere quanto la nostra fede si confronti con la Parola… chi ha una frequentazione anche minimale della Parola non può non riconoscere la lontananza del cuore dal vangelo! Ogni volta che medito la Parola avverto una lontananza impressionante… la bellezza della santità mi attrae immensamente… ma la carne ancora mi zavorra in una dipendenza all male inesorabile! Misericordias Domini…. Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che si accinge a varcare la soglia della vita

VEDERE E UDIRE

Parlando oggi con i ragazzi che prossimamente riceveranno la cresima ho detto: “Dio ci chiama per nome perchè ci ama! Siamo per lui unici e irripetibili! Ma voi sapete come si chiama Dio?”. Nessuno è stato in grado di darmi una risposta completa e ci sta… un ragazzo ha affermato: “non ho sufficiente immaginazione per dirlo”. Mi ha colpito molto questa battuta: esprime esattamente quello che è l’idea più diffusa su Dio: sostanzialmente è un pensiero, un’immagine, un ologramma, un astrazione… Nonostante millenni di evangelizzazione dove l’annuncio ruota attorno all’Incarnazione permane una considerazione filosofica di Dio! Eppure Dio si è fatto carne, ha assunto un volto, ha preso un nome: Gesù! Gesù è l’impronta della sostanza del Padre! Tant’è che i verbi fondamentali che caratterizzano il compito testimoniale e missionario hanno a che fare con l’udire e il vedere! L’udito e la vista non sono speculazioni ma sensi! Il Vangelo di Giovanni dice di Gesù: «Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito». Gesù ha visto e udito il Padre! Il Vangelo di Luca, nei primi capitoli, non fa che sottolineare che i pastori e i magi «hanno visto e udito». O si fa esperienza di Dio o è tutta fuffa… Buona giornata

VENIRE ALLA LUCE

«Chiunque fa il male, odia la luce… Invece chi fa la verità viene verso la luce». Mi ha colpito molto questo parallelo: da una parte il male e dall’altra la verità. Sarebbe stato più logico il bene invece che la verità… E poi: da una parte c’è l’odio verso la luce e dall’altra c’è il venire verso la luce. Sarebbe stato più logico essere nella luce… L’idea che mi sono fatto è che il male è radicalmente negativo, oscurante, annichilente… mentre il bene non è mai colmo, non è mai pienamente raggiunto… Il male toglie luce, fa vivere nelle tenebre, rende tutto nero! Il male è decreazione: se Dio dice “sia la luce”, il maligno dice “spegniamo la luce”! Adamo ed Eva che vivevano alla luce del Padre sono stati portati via dal maligno, in esilio, lontani dalla bellezza…  Un’altra sottolineatura che mi preme fare è che il male e la verità non “sono” ma “si fanno”. Il male non esiste in sè: è scelta, è azione, è opposizione deliberata! Così come la verità non è un dato, una condizione, un principio: è piuttosto una conquista, un processo, un percorso… è un autentico venire alla luce! Siamo in cammino: occorre discernere verso dove! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Dirce che possa entrare definitivamente nella luce

NON SMETTERE DI NASCERE

Nasciamo tutti dal grembo di una donna. Veniamo al mondo senza saper nulla. Man mano che cresciamo prendiamo coscienza della realtà. È sempre una realtà parziale perchè l’esperienza che noi facciamo è limitata nello spazio e nel tempo. Una cosa però apprendiamo molto velocemente: siamo condannati a morire! Molti cercano di superare il problema rimuovendolo, censurandolo… altri stoicamente lo accettano come fatto naturale inevitabile… altri cercano una risposta! Gesù suggerisce una traccia: «dovete nascere dall’alto». Occorre nascere nuovamente secondo una umanità diversa… ma nessuno nasce da solo, per proprio conto! Tutti nasciamo grazie a qualcun altro… è lo Spirito santo che ci da una vita nuova, da figli di Dio! Nascere è iniziare un percorso: la nascita dal grembo di nostra madre ha un destino segnato dalla morte! La nascita dal grembo dello Spirito ha un destino aperto al Padre. Ma come tutti nasciamo e pian piano diventiamo adulti grazie alla cura dei nostri genitori ed educatori: la nostra vita spirituale ha bisogno di cura, di accompagnamento! C’è una gestazione e un percorso complesso, fatto di sinergie diverse: occorre avere pazienza! Rinascere dall’alto è un opera che dura tutta la vita: ed è la storia della salvezza nostra con Dio! Buona giornata