PERDERE LA VITA

Ci sono delle frasi nel Vangelo che hanno una capacità di far sintesi impressionante! Ad esempio questa: «Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà». È proprio così e il mondo lo capisce… È chiarissimo nei funerali quando una persona ha donato la sua vita e quando l’ha trattenuta! L’attestazione di riconoscenza da parte di tanti è l’evidenza di una vita che ha portato frutto… Resta comunque chiaro che il riconoscimento mondano non conta nulla! Gesù chiede di contare su di Lui, di investire nella forza della Grazia! Il mondo potrebbe anche non riconoscere il dono ma a Dio nulla passa inosservato! Qui è la fede che conta: l’investimento è fatto nel mondo ma il guadagno lo si ritira in paradiso! Se togliamo la prospettiva escatologica il Vangelo si svuota della sua pienezza… La vita nella carne ci è data per essere donata… chiunque investa tempo ed energie per conservarla incorre nel fallimento certo ed inevitabile! Come è facile oggi incorrere nella tentazione della assolutizzazione dell’immanenza… sembra che tutto finisca qui! Ma così non è! Un giorno a tutti sarà evidente la pazzia di una vita senza Dio… Buona giornata

LA MISSIONE DEI DISCEPOLI

Nel Vangelo di Marco troviamo tre chiamate: la prima, una chiamata individuale dei singoli discepoli alla sequela “Vieni e seguimi!”. La seconda, una chiamata alla comunione dei discepoli con Lui “Perchè stessero con Lui”. La terza, una chiamata per la missione “li inviò a due a due”. Gesù chiama ciascuno di noi progressivamente, accettando la gradualità della nostra conversione. Mai pensare nè che noi siamo convertiti e nemmeno che gli altri debbano convertirsi nell’immediato: la chiamata è un fatto permanente della vita! Ogni evento della nostra storia nasconde un appello del Signore ad uscire da noi stessi per donare la vita al mondo! Di certo è che prima di inviare i discepoli Gesù prevede un percorso lungo di intimità con Lui: pensare di amare e dare la vita senza uno stretto legame con Lui è del tutto illusorio! È interessante notare come l’evangelista Marco sottolinei che il potere della missione non è affidato una volta per tutte ai discepoli: «dava loro il potere sugli spiriti impuri». Non dice “diede”… Significa che per ogni singolo passaggio della nostra missione o c’è il supporto della sua grazia o è tempo perso! Chiediamoci: nel nome di chi viviamo? A chi rispondiamo delle nostre scelte? C’è Gesù dietro ogni nostra decisione? Buona domenica

PELLEGRINI

La storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, che abbiamo letto in questi giorni nella Liturgia è sempre suggestiva. Sembra di leggere in filigrana l’esperienza di Gesù: la fraternità tradita, il riscatto dalla schiavitù, il legame con il padre, il perdono generoso, l’abbandono all’opera provvidente di Dio… È chiarissimo come Dio, fin dai tempi antichi, abbia cercato di educarci alle sue logiche ma noi non siamo stati in grado di capirlo! E ancora non lo capiamo! Siamo testardamente ancorati al nostro sguardo miope che ci fa leggere gli eventi senza il minimo senso spirituale: o ci esaltiamo follemente perchè tutto fila via liscio come ci aggrada o ci prostriamo a terra perchè tutto va a rovinosamente a rotoli rispetto alle nostre attese… Leggere queste parole di Giuseppe ci dovrebbe aiutare a discernere con più intelligenza i segni dei tempi: «Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questa terra, verso la terra che egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe». Giuseppe, praticamente vive la sua esistenza tutta in esilio… paradossalmente in una condizione di grande privilegio… eppure, sa che la terra del compimento è quella che Dio prepara! Siamo capaci di vivere da pellegrini o siamo disperatamente alla ricerca di una cittadinanza? Buona giornata

DIVERSI DAL MONDO

Dare testimonianza di fede non è cercare lo scontro con il mondo. Il mondo rimarrà tale fino alla fine… l’importante è che anche noi rimaniamo di Cristo sino alla fine: donando la vita per il mondo! Il mondo non va convertito ma amato. Amato con la consapevolezza che non sempre è amabile… Grande è la tentazione di fagocitare il mondo per assimilarlo a noi! In realtà, il mondo deve poter vedere costantemente la nostra diversità! Una diversità che, però, è inclusiva, ossia che accetta la contrarietà attraendola con legami d’amore. Il mondo farà sempre il suo gioco, contrasterà i figli della luce. Il Vangelo di Matteo oggi ci ricorda spassionatamente: «vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia». Occorre accettare di essere additati e arrestati come sovversivi affinchè diventi pure questa condizione una occasione per rendere testimonianza! I cristiani si sono dissolti nel mondo… abbiamo milioni di cristiani che hanno più il pensiero del mondo rispetto al pensiero di Cristo! Che cosa serve un cristianesimo così? Che testimonianza da? Rimaniamo deboli, minoritari, disposti a pagare con la vita il nostro amore per il mondo a nome di Cristo! Nulla potrà spegnere una luce così radiosa! Buona giornata

EVANGELIZZAZIONE NUOVA

Nel nostro tempo, soprattutto grazie al magistero di papa Francesco, si insiste molto sulla dimensione missionaria della Chiesa: non è una esortazione a fare qualcosa ma ad essere ciò che è! La missione è il tratto costitutivo della Chiesa! Gesù ha costituito i Dodici “per mandarli”, il loro compito è l’annuncio del Regno di Dio! Oggi, leggiamo dal Vangelo di Matteo, il mandato missionario di Gesù dove, a corollario, si aggiunge: «Se qualcuno non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi». Cosa possiamo dire di questa postilla? Anzitutto che il Vangelo deve essere rivolto a tutti, non ci deve essere una scelta di campo specifica, non si devono scegliere predeterminatamente i destinatari. Poi, è evidente che il Vangelo richiede un’adesione libera dove il motore non è il convincimento ma la bellezza. Infine, la missione non può mai essere imposta nè con la forza fisica nè con quella morale. Stiamo uscendo, da qualche decennio, da un cristianesimo di massa, caratterizzato più da una consuetudine che non da una reale adesione: forse è una grande opportunità che il Signore ci offre per una evangelizzazione davvero nuova… non perdiamo l’occasione! Buona giornata