GIOIRE NELL’AMARE

Quanto devo ancora camminare nella fede… San Paolo ha considerato tutto come spazzatura a motivo di Cristo! Perchè Cristo diventasse il tutto della sua vita, il suo modo di pensare, fino a dire “noi abbiamo il pensiero di Cristo”! San Paolo pensava come Cristo e per Lui è andato alla ricerca di ogni uomo, dai giudei fino al centro del paganesimo, la città di Roma… Non era il desiderio di fare una nuova religione, di creare una alternativa all’ebraismo! Ciò che gli stava a cuore era far sapere ad ogni uomo che Dio ci ha tanto amati fino a dare il suo unico Figlio per noi… e san Paolo si è unito a questa offerta, donandosi all’umanità alla stessa maniera! Sì, perchè «c’è più gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione». Capire questa cosa sarebbe davvero l’andare oltre, fare il passo della fede! E, invece, quanta fatica nell’amare gratis… vedendo negli uomini non dei potenziali uomini a nostra immagini ma dei diversi da noi da amare gratuitamente solo perchè fratelli in Cristo Gesù! Per far questo occorre morire a se stessi… ma quanto siamo attaccati alla nostra pelle… Buona giornata

IL PASTORE E IL DISCEPOLO

Sempre più difficile fare i pastori oggi. Da una parte si è proprio rifiutati in partenza e quindi nemmeno chiamati in causa… dall’altra si è costretti ad agire secondo quanto il mondo ormai ritiene un diritto… È incredibile: tentare di dire ad una famiglia che forse non è il caso che battezzi il bambino oppure dire ad una persona che un certo modo di pensare non è conforme al Vangelo è ritenuto un abuso di potere, una invasione di campo, una coercizione della coscienza! Essere battezzati, cresimati, comunicati, sposati, è un diritto: se uno lo vuole, il prete deve obbedire, non ha diritto di parola! Eppure, anche il Vangelo di oggi ci riporta parole di Gesù molto chiare al riguardo: «Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». Esiste una condizione per cui uno non debba essere considerato discepolo! Gli “averi” non sono solo quelli economici, ma anche le proprie idee, i propri principi, le proprie convinzioni! Essere discepoli ha a che fare con l’obbedienza! Un pastore non è ovviamente un gerarca che comanda, vuole e può, ma uno che conduce con benevolenza verso Gesù! Il dire dei no è funzionale a dire dei sì… se uno pensa di essere discepolo ma non lo è è il più grave inganno che si possa consumare… questa è la preoccupazione del pastore! Buona giornata

VIVERE NELLA GIOIA

Quante volte abbiamo sentito discorsi di questo genere: “Quando avrò una casa più grande sì che sarò appagato… quando vedrò mio figlio sistemato sì che avrò pace… Quando andrò in pensione sì che cambierà la vita…”… sembra che non ci sia mai il momento buono per essere felici! Si aspetta sempre qualcosa di diverso: la vita così come è sembra non soddisfarci mai! È un po’ quello che ci dice Gesù oggi nel Vangelo: «Un uomo diede una grande cena e mandò a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi». Ci sono tutte le condizioni per gioire ma si trova sempre il pretesto per ravvisare qualcosa che non va bene! La vita, così com’è, anche con i suoi limiti, offre il necessario per essere nella gioia… Perchè non siamo contenti? Proviamo a cercare che cosa ci manca? Sono certo che, se siamo onesti, non troveremo nulla per cui sia giustificato il nostro lamentarci! Impariamo a godere per ciò che abbiamo e smettiamo di piangere per ciò che ci manca! Ricordiamoci che essendo noi peccatori, imperfetti, faremo sempre l’esperienza dell’insufficienza… sia nostra che altrui! Il Signore ci ha insegnato a valorizzare il bene e a relativizzare il male… facciamolo e saremo felici! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Luciano che si appresta ad entrare nella verità della vita

IN CRISTO VIVIAMO PER SEMPRE

Quanto fa paura la morte all’uomo! Guai parlarne! Eppure, è proprio la questione più seria della nostra vita… è da come consideriamo la morte che ne deriva la visone che abbiamo della vita! Viviamo spaccando il capello per dare spiegazioni a tutte le cose di questo mondo… abbiamo fatto scoperte sensazionali… conosciamo nei dettagli le realtà più complesse e quando arriviamo al fatto della morte è come se spegnessimo il cervello, accettando di non capire! Non ha senso! Chi investirebbe tutto il capitale del suo conto in banca in un’azione che non si sa come va a finire? Un giocatore d’azzardo, forse, ma non un uomo assennato! E noi, la vita, che è il bene più grande che possediamo, per che cosa la investiamo? Per un dopo e per un nulla? Se la vita finisce quando esaliamo l’ultimo respiro solo l’indifferenza può colmare l’abisso che si apre con la morte di una persona cara… Amare è assurdo se tutto finisceMa se la vita continua, tutto ciò che facciamo qui conta! Già nell’oggi vivo l’eternità! Come Giobbe possiamo dire: «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!». Chi ce lo assicura? Gesù! Lui è la VITA! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gabriella e Cesare che, in Cristo, continuano la loro vita oltre la morte

SIAMO PREZIOSI AGLI OCCHI DI DIO

Siamo tutti irretiti dalla paura per la pandemia da covid 19 in atto. Il costante aggiornamento dei numeri del contagio fa salire l’ansia e ci fa temere il peggio. Che cosa ci sta sotto, in buona sostanza? La paura della morte! Abbiamo una paura folle di perdere la vita… sembra che non possediamo altro che questo corpo mortale! Forse, dovremmo lasciarci toccare nuovamente il cuore dalla Parola di Dio, abbandonarci alla certezza consolante che le nostre vite sono custodite gelosamente dal Padre. Nulla
potrà strapparci dalle sue mani! Vivere il tempo nella paura è l’atteggiamento più stolto che possiamo assumere… quante volte Gesù ci ha ricordato che la paura è l’arma più affilata che il diavolo usa per tenerci schiavi! Il tempo che abbiamo a disposizione è il tempo della conversione! Tutto ciò che avviene dentro e fuori di noi è funzionale a farci riscoprire che cosa davvero conta! Leggiamo oggi dal Libro dell’Apocalisse questo comando dato da Dio ai suoi angeli: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». Perché temere? Abbiamo solo bisogno di essere segnati dal sigillo del suo amore! Questa deve essere l’unica nostra
preoccupazione! Trovare l’amore di Dio è l’unica vera occupazione che deve contraddistinguere le nostre giornate… e, invece, ci lasciamo rubare ore e giorni dal nemico illudendoci di conservare in vita questo nostro misero corpo… Comprendetemi: non è un invito alla negazione del fatto pandemico e nemmeno ad un disinteresse verso il grande dono della salute… ci mancherebbe! Però, proviamo a discernere se stiamo vivendo questo tempo da santi o da profani… Buona domenica