SERVI INUTILI

«Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Credo di averlo già detto più volte ma lo ripeto volentieri: questa espressione del vangelo mi piace da morire! L’obbedienza è fine a se stessa, è legata ad una relazione, non attende nulla in cambio perchè è già piena di soddisfazione! L’obbedienza a Dio non ha niente a che fare con la sudditanza… l’obbedienza a Dio è espressione della filialità! Si obbedisce a Dio non come ad un padrone, per timore… ma da figli amati! Se Dio è padre e desidera il meglio per ciascuno di noi, come non obbedire prontamente ai suoi comandi? Siamo servi inutili in quanto non facciamo la volontà di Dio  con secondi fini, per guadagnare la salvezza. No: la salvezza la godiamo proprio nell’obbedienza! È insita nel sì pronunciato al Padre! Quando disobbediamo perdiamo la rotta della felicità… facciamo quello che non dobbiamo fare e ci assale un senso di incompiutezza assurdo! Tanto più comprendiamo di essere dentro un progetto più grade di noi per il quale mettersi al servizio, tanto più la vita si semplifica! Diventiamo quello che siamo – come diceva santa Teresa di Calcutta – matite nella mano di Dio! Buona giornata

UNA SOLA CHIESA

Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense. Tutto i cristiani cattolici del mondo fanno memoria del giorno in cui nel 324 la Basilica di san Giovanni è stata consacrata. In un mondo immerso nel paganesimo inizia a prendere il posto il cristianesimo. Potremmo esultare se non fosse che il Vangelo di Cristo purtroppo iniziava a perdere tutta la sua istanza rivoluzionaria per integrarsi nell’impero come una nuova religione di massa, sostanzialmente poco lontana dalla forma pagana… Nonostante questo, ricordiamo comunque questo momento: lo Spirito santo usa tutti i mezzi per convertirci, anche le nostre devianze e i nostri tradimenti! Pensare alla basilica Lateranense, oggi, significa principalmente ricordare l’unità e la comunione del popolo di Dio! Abbiamo un punto di partenza comune: se le strade che abbiamo successivamente intrapreso ci hanno portato fuori dal seminato è bene che ci sia qualcosa che ci ricordi il punto di partenza! Il mondo è diviso… i battezzati sono divisi – ahimè -… non possiamo permettere che il nemico ci infligga una ulteriore divisione! Non ci sono due chiese, una con papa Francesco e una con papa Benedetto! Tutte queste fandonie sono platealmente smentite dalla Festa di oggi: un solo Signore, una sola Chiesa e un solo battesimo! Sempre e comunque! Buona giornata

IL REGNO DI DIO È QUI

Nel nostro immaginario c’è l’idea che il Regno di Dio debba essere una realtà perfetta, senza alcuna sbavatura, dove tutti fanno ogni cosa secondo verità e giustizia. In realtà, se ascoltiamo bene le parabole di Gesù sul Regno di Dio, vediamo che in esso convivono il buono e il gramo. Nel Regno di Dio crescono insieme il grano e la zizzania… nel regno di Dio vivono pesci buoni e pesci cattivi… Non cambia il ritornello nel Vangelo di oggi: “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge». Il Regno è la realtà nella quale l’amore di Dio agisce e si spande su ogni creatura, indipendentemente dal modo di
comportarsi di ciascuno! Il mondo in cui viviamo è il Regno di Dio dove Gesù ancora dona la vita fino a morire per la salvezza di ogni uomo! Ovviamente c’è chi accoglie questo amore e c’è chi non lo accoglie… Che differenza c’è tra le cinque vergini sagge e le cinque vergini stolte? Entrambe hanno le lampade… entrambe vanno incontro allo sposo… entrambe camminano con la fiamma accesa… ma solo cinque di esse hanno l’accortezza di prendere la scorta d’olio nel caso si dovesse prolungare
l’attesa. Mi sembra di poter leggere in questa riserva d’olio la pazienza e la perseveranza della fede…
Il Regno di Dio è un’opera che Dio sta portando a compimento: se è una sua promessa non dobbiamo avere il minimo dubbio che la porterà a compimento! Dio è fedele! La stoltezza delle vergini della parabola consiste nel pretendere che Dio segua i loro progetti e le loro tempistiche! Che non appena il Signore tarda non c’è più fiducia nell’opera di Dio! Che grande virtù la capacità di attendere…

LA PACE DELLA FEDE

Mi piace da morire questa testimonianza di san Paolo: «So vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza». A mio parere, è il compimento perfetto del cammino della fede! Quando una persona riesce a vivere la sua vita, in qualsiasi condizione si determini, con la pace del cuore, significa che è totalmente affidata al Padre. Ha riconosciuto l’amore di Dio e non confida in null’altro che non sia quell’amore! La ricchezza abbonda? Benissimo! Ne gode ma non attacca il suo cuore, non fa dipendere i suoi gesti e le sue azioni da essa… La povertà morde? Benissimo! Si cercherà di uscirne ma i piccoli passi di risalita basteranno ad alimentare quotidianamente la lode e il ringraziamento! Sarei felicissimo di vivere con questo spirito, senza alcuna ambizione, senza alcuna mira particolare, solo assaporando i molteplici segni dell’amore di Dio nella vita di tutti i giorni! E ce ne sono tanti… Nel momento in cui una sposta la sua attenzione dal raggiungimento dei propri obiettivi all’azione provvidenziale del Padre, tutto si colora di tutt’altra intensità! Quante energie sprechiamo nel tentativo idolatrico di metterci al sicuro con i beni… Buona giornata

BELLEZZA DELLA VITA

Quanto è bella la vita? Tanto! Tutto della vita è entusiasmante, anche le sfide più difficili. Una vita tutta lineare è una vita noiosa, piatta, insipida… Ovvio che dipende da che cosa si pretende dalla vita! La vita non è il fine ma il preludio… dice san Paolo ai Filippesi: «La nostra cittadinanza è nei cieli». Questa questione è di capitale importanza, davvero centrale! La vita va vissuta in pienezza, con tutte le sue sfaccettature di bene e di male, avendo piena consapevolezza che è esperienza di Dio: i fatti che si vivono non hanno valore in se stessi ma in quanto veicolano Dio! Nella vita facciamo esperienza di Dio! Per questo la vita è affascinante nella modalità in cui si propone e non per come vorremmo che fosse: semplicemente perchè non è una nostra parola ma è una Parola di Dio! Da battezzati riceviamo la cittadinanza celeste che ci permette di leggere e interpretare correttamente la lingua con la quale Dio ci parla! Se è vero che Dio parla a noi attraverso lo Spirito santo, il fatto che nel battesimo ne siamo abbondantemente riempiti significa che siamo dotati dello stesso linguaggio! È una meraviglia sta cosa… permette di farci gioire sempre, comunque e nonostante tutto! Buona giornata