SIAMO MALATI

«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo». Quali sono i nostri frutti? Sono le nostre azioni. Le nostre azioni sono buone o cattive? In alcuni casi è molto facile identificarle ma il più delle volte non è per nulla evidente… Tant’è che noi crediamo di aver fatto una buona azione e l’altro la percepisce come cattiva! Come discernere? A me sembra fondamentale ricordare un’altra espressione lapidaria di Gesù dove senza peli sulla lingua afferma: «Voi siete cattivi». Qui non c’è da fare tanti giri di parole: il nostro albero è cattivo e non è in grado di fare frutti buoni! Pertanto, come prima cosa, è doveroso metterci continuamente in discussione e non spacciarci per brave persone… difficilissimamente siamo in grado di fare cose buone! La nostra libertà, la nostra volontà, la nostra intelligenza, sono ammalate… Solo l’intervento della Grazia in Cristo Gesù ci ha aperto la possibilità di contrapporci al nostro cuore e agire secondo il suo cuore! Solo innestandoci in Cristo possiamo fare frutti commestibili… Cristo ci è necessario! Buona giornata

PAOLO, INNAMORATO DEL VANGELO

Se leggiamo Giovanni abbiamo un certo stile… se leggiamo Paolo ne abbiamo un altro… se leggiamo Giacomo un altro ancora… è sempre lo stesso Vangelo ma ognuno lo annuncia a partire dalla propria umanità. È bello che sia così! Dio ha un profondo rispetto della carne ed entrando in essa la ispira ma non la annulla! Devo ammettere che quando leggo Paolo mi ci ritrovo molto nella sua immediatezza, nella sua emotività, nella sua perentorietà… Non ci sono le mezze misure: quello che sente lo esprime, non ha freni, sia nei suoi slanci affettuosi sia nel suoi terribili rimproveri… Di certo non si può dire che Paolo fosse uno a modo, un cultore di Giovanni Della Casa… Una cosa emerge: una passione per il Vangelo smisurata: «Annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo»! Che bella questa cosa… solo un innamorato può affermare una cosa del genere! «Tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io»: l’annuncio del vangelo è funzionale alla sua conversione! Come è vero… tanto più si osa trasmettere il Vangelo quanto più si viene trasformati interiormente! Il Vangelo diventa carne annunciandolo! Buona giornata

UNA CONOSCENZA APERTA

Una di queste sere mi è capitato di dialogare con un ragazzo che si è definito ateo. Gli ho detto che mi sembrava una affermazione troppo affrettata, un po’ troppo dogmatica. Gli ho chiesto dove avesse maturato questo convincimento. Mi ha risposto che hanno influito in maniera determinante gli insegnanti di matematica e fisica che, attraverso il metodo scientifico, negavano ogni possibilità all’esistenza di Dio. il fatto è che la maggior parte delle cose interessanti della vita sfuggano alla verifica scientifica… persino la scoperta scientifica nasce da una eccezione all’evidenza sperimentale! L’amore, ad esempio, è la cosa più bella del mondo ed è la realtà meno scientifica che esista! E Dio è amore! È chiaro che il metodo scientifico mai potrà incrociare la bellezza di Dio… Questi semplici pensieri mi sembrano combaciare con quanto san Paolo scrive nella sua Prima lettera ai Corinti: «Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto». La conoscenza è arricchente quando non si chiude in definizioni ma rimane sempre aperta! San Paolo dice ancora di più: la vera conoscenza è quella che ha Dio di noi! È nel rapporto con Lui che la conoscenza si amplia… sempre di più, sempre di più… Buona giornata

IL DONO DELLA FEDE

Chi legge le Beatitudini capisce immediatamente di essere di fronte a una concezione del mondo totalmente ribaltata rispetto al sentire comune! I paradossi sono evidenti: chi è povero, chi ha fame, chi piange, chi è perseguitato, è tutto fuorchè un beato… C’è il rischio di leggere le beatitudini in una chiave di riscatto dentro prospettiva escatologica: “va beh, si può sopportare anche una condizione di sofferenza su questa terra ma, poi, il Signore ribalterà la situazione e in paradiso chi ha sofferto sarà nella gioia e chi ha goduto sarà nella tristezza”. Non è esattamente così! Ed è evidente nella prima beatitudine, dove l’evangelista Luca così scrive: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio». Ebbene sì: la beatitudine della povertà non è posticipata, è già qui! Ma come è possibile? È chiaro: avendo scoperto la ricchezza che è Cristo! Chi incontra Gesù sul serio trova l’anima e il senso della vita, non c’è più nulla che può piegarlo… Questo mistero è leggibile con nitidezza nell’esperienza dei santi e in particolar modo nei martiri: pur dentro prove insopportabili capaci di pregare, cantare, gioire… Non è eroismo e nemmeno determinazione: è la pienezza che solo la fede può dare! C’è spazio per chiedere con ancor più insistenza il dono della fede… Buona giornata

PREZIOSO OGNI ISTANTE

Gesù appartiene alla stirpe di Davide grazie a Giuseppe: la genealogia che leggiamo oggi in Chiesa – seppure sommaria – attesta il legame alla promessa fatta ai padri. Ma Maria è esattamente una creatura marginale e feriale, alla pari di qualsiasi bimba nata in quel tempo, senza blasoni o titoli nobiliari particolari… Festeggiamo oggi la sua natività, ma nulla sappiamo di quell’avvenimento! Non è come per Gesù di cui gli evangelisti Luca e Matteo raccontano dettagliatamente… Maria nasce nel più totale anonimato e nella più assoluta marginalità! Qui sta il suo bello, lei lo riconosce e lo canta: «Ha guardato l’umiltà della sua serva… grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente»! La sua nascita è diventata significativa grazie alla sua vita! Si può nascere e attraversare la storia senza lasciare alcuna traccia o si può nascere e imprimere alla vita del mondo un cambiamento così radicale da rendere ogni secondo un capolavoro! Chi ha conosciuto Maria non ha potuto che analizzare e raccogliere ogni istante della sua esistenza perchè non ce n’era uno che non avesse da regalare qualcosa di divino! Fin dalla nascita Maria ha dato modo al Padre di agire in Lei e di realizzare i suoi progetti… quanto tempo abbiamo perso noi? Buona giornata