ATTENZIONE ALLE PAROLE SUADENTI

Stiamo leggendo da qualche giorno il libro del profeta Geremia. È evidente come il tema fondamentale sia il rifiuto della vera profezia: c’è una lotta strenua fra Geremia e i cosiddetti falsi profeti. I falsi profeti hanno vita facile perchè profetizzano in modo da ottenere il consenso più allargato  mentre gli inviati di Dio hanno l’ingrato compito di dire la volontà di Dio anche quando non è favorevole alle attese… Non mi sembra un discorso così lontano dalla condizione attuale: oggi i profeti si moltiplicano! Quanti uomini pontificano nei tanti ambiti della della comunicazione di massa: si ascoltano discorsi che dicono tutto e il contrario di tutto! Difficilissimo discernere la parola autentica da quella artefatta… molto facile acconsentire a quelle più congeniali al nostro sentire personale! Ma forse il criterio sarebbe bene fosse diverso: non il nostro ritorno ma la serietà e la lungimiranza delle parole! A me fa specie vedere come pullulano corsi e seminari dove vengono insegnate le tecniche della comunicazione per saper convincere della bontà di un prodotto a prescindere dalla verità… sostanzialmente, una buona arte oratoria sostituisce il buon prodotto! Occorre stare molto attenti da chi ci prospetta soluzioni troppo semplicistiche e a allettanti: la vita è più dura! Buona giornata

DARE IL POCO CHE SIAMO

Gesù sta in mezzo alla gente. Ascolta i problemi. Si prende a carico il destino delle persone più in difficoltà. Però sa anche mettersi da parte. Non è uno che vuole risolvere a tutti costi tutti i problemi. Sa lasciare le persone nelle condizioni di fatica perchè siano esse ad avvertire il bisogno e a chiedere aiuto. Non è così scontato tale atteggiamento: a noi piacerebbe mettere apposto tutto ciò che non va nelle persone che ci sono care, intervenendo anche in maniera inopportuna… Gesù lascia che chi ha bisogno senta il disagio di una vita lontana dalla pienezza e si metta alla ricerca! Non si tratta di far sentire il proprio peso e la propria importanza ma per costruire comunione. I discepoli sarebbero contenti e Gesù risolvesse i problemi delle folle e le rimandasse a casa loro! Gesù insegna loro che devono mettersi in gioco, devono dare la loro umanità in pasto a chi ha fame… La scusa per non mettersi in gioco è subito pronta: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Forse proprio questa è una buona notizia: è il poco che si ha la ricchezza più grande! Quando si ha scarsità di mezzi emerge ciò che siamo… Buona domenica

UNA PAROLA ALTRA

«I sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: “Una condanna a morte merita quest’uomo”». A tutti i profeti accade questa sorte: il rifiuto e la condanna a morte. Per discernere quando un uomo parla veramente a nome di Dio il criterio è il disallineamento dalle idee più demagogiche! È rarissimo che un uomo di Dio goda di un consenso allargato. La cosa ancor più interessante è che i primi nemici di Dio sono quelli che si ergono a suoi difensori... Come per Geremia anche per Gesù saranno proprio i sacerdoti a emanare la condanna! Teniamolo bene in mente questo principio: Dio si difende da solo, non ha bisogno di avvocati difensori… C’è da dire che per Geremia, alla fine, la situazione evolve positivamente: «I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: “Non ci deve essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio”». Il popolo ha la lucidità di scagionare il profeta da chi lo vuole morto… Nel caso di Gesù, al contrario, anche il popolo si lascia scaldare la testa e si contrappone al Figlio di Dio! Un prova ancor più evidente che Gesù era proprio Dio! Buona giornata