PUNTARE IN ALTO

Non c’è volta in cui legga un brano del Vangelo e non avverta un abisso tra quanto vi è scritto e la mia vita… anni di annuncio e di evangelizzazione eppure così lontano! Anche oggi, di fronte a questo versetto, come non sentirsi distanti anni luce: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l’altra». Bellissimo il principio, assolutamente condivisibile, ma nella vita come realizzarlo? La giustizia del “dente per dente” appare molto più adeguata al vero rispetto alla logica della misericordia… abdicare alla vetta della santità per accontentarsi della mediocrità egualitaria sembra molto più ragionevole! Eppure, la richiesta ad andare oltre giustizia figura come la più avvincente e innovativa strada della bellezza! Dal punto di vista della logica è molto più equo il criterio della legge antica ma dal punto di vista della verità non c’è ombra di dubbio che la misericordia è la via migliore! Non ci deve deludere affatto la nostra distanza dal Vangelo, non dobbiamo abbatterci per la scarsa capacità di mettere in pratica… alla fine, l’importante è non smettere di convertirsi. Buona giornata

PANE E PAROLA

«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore» . Che meraviglia questa sintesi che Mosè fa dell’esodo! La possiamo utilizzare anche noi, come falsariga per decifrare la storia della nostra salvezza… Quarant’anni sta ad indicare il tempo di una generazione. Nella vita ci sono molte lotte da affrontare: nessuna di esse è inutile! Ognuna di loro ci serve a discernere che cosa è davvero importante. Non è mai bene scartare con troppa sufficienza le esperienze amare… ma ancor più prezioso è cogliere in quale maniera Dio si è fatto presente per salvarci! Israele riconosce nella manna la provvidenza di Dio che non permette che il suo popolo muoia di fame nel deserto! A noi è chiesto di individuare in che maniera si è fatto vicino per superare le prove che la vita ci ha messo davanti… Mosè equipara la manna alla Parola di Dio: Israele non si sarebbe salvato con la sola manna se non fosse stato istruito dalla Parola che ha sostenuto la speranza nel raggiungimento della Terra promessa! Il pane alimenta il corpo ma è la Parola ad alimentare la vita! Come non vedere prefigurato in queste parole il misero dell’Eucaristia: in ogni celebrazione siamo nutriti di Pane e di Parola! L’esodo della nostra esistenza non è un cammino nel buio e negli stenti: costantemente siamo sorretti e sostenuti dal Signore che cammina con noi! È il Corpus Domini…

NESSUNO È SOLO

Leggiamo oggi la chiamata che il profeta Elia rivolge ad Eliseo: neanche una parola! Solo un gesto: «Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello». Che cosa rappresenta il mantello? Il mantello copre, protegge, custodisce. Sembra quasi richiamare le tuniche di pelle che Dio mette addosso ad Adamo dopo il peccato… Si tratta dell’impegno a farsi garante dei limiti dell’altro mettendoci la propria faccia. È un segno della misericordia stupendo… La considerazione ulteriore che mi viene da fare è che nessuno va in missione in solitudine, con le sole proprie idee: non per niente anche Gesù nel momento in cui invia i suoi discepoli lo fa mandandoli due a due. Il gesto del mantello è, in qualche maniera, ancora vivo oggi nell’ordinazione, quando il Vescovo impone le mani sul candidato: lo Spirito che il Vescovo ha, a sua volta, ricevuto da qualcuno precedentemente viene donato al nuovo presbitero! Nessun prete porta una propria idea, un proprio pensiero… nessun prete è mandato in solitudine senza appartenere a qualcuno, senza un legame… Gesù, salendo al cielo, ha lanciato il suo “mantello” con queste parole: «Non abbiate paura: sarò con voi siano alla fine del mondo!»:nessuno se lo deve mai dimenticare! Buona giornata

METTERE ARGINI AL CORPO

«Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te.. se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te»: sono parole estreme, pronunciate da Gesù nel famoso discorso della montagna. Parole, per certi versi esagerate. Eppure, se Gesù le ha pronunciate e gli evangelisti hanno sentito la necessità di trasmetterle un senso devono pur averlo. A volte ci chiediamo: è solo la nostra volontà, la nostra libertà, a muovere i nostri atti e le nostre opere? Siamo totalmente autocontrollati? I nostri occhi e le nostre mani fanno sempre e solo ciò che noi comandiamo loro? Le parole di Gesù sembrano suggerirci che c’è nelle nostre membra una sorta di ripiegamento al male al quale non sempre riusciamo a porre limiti… da qui la presa di posizione così perentoria: “cava… togli”… Mi è sempre piaciuta l’espressione dell’Atto di dolore dove si affermazione “propongo con il Tuo santo aiuto di sfuggire le occasioni prossime di peccato“: credo sia una preghiera che vada proprio nella direzione della richiesta di Gesù. Mettere degli argini alla spontanea espressione dei sensi aiuta ad evitare una deriva materialistica della vita! Se il corpo non è aiutato a lavorare a servizio dello Spirito è votato ad essere spazzatura, riservato alla discarica della Geenna! Pensiamoci… Buona giornata

LEGGERE LA STORIA

Una delle eredità più grandi che ci ha lasciato l’ebraismo è la consapevolezza che la storia è il luogo dove Dio ci parla e si rivela: attraverso le vicende dei patriarchi, di Mosè, dei re, dei profeti, Dio ha condotto ed educato Israele a diventare un popolo sapiente. Tutte le vicende sono servite, gli alti e i bassi, le vittorie e le sconfitte, le promesse e i tradimenti… via via, Israele comprendeva quello che Dio voleva. Gesù si è inserito in questo filone e ha assunto la storia affinché in Lui fosse chiaro il suo inizio e il suo compimento. Tutta la storia che è stata e che verrà è leggibile in Gesù… Da battezzati dobbiamo sempre chiederci se stiamo vivendo alla maniera di Gesù oppure se siamo lontani dal suo pensiero. Leggendo il Vangelo di oggi, dove si ricordano le parole di Gesù nel mandato per la missione ai suoi discepoli nel versetto che dice «Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture» mi è venuto un sussulto… Nella Chiesa di oggi, di quanto denaro abbiamo bisogno? Per tenere in piedi tutte le strutture che abbiamo fatto non stiamo venendo meno al suo mandato di essenzialità? Chissà che questa crisi sia il modo attraverso il quale Dio ci sta purificando… Buona giornata