MANGIARE IL PANE

Mi ricordo quando da piccolo guardavo il mio parroco che alzava l’ostia consacrata e io chiedevo a mia mamma: “Ma dov’è Gesù che non lo vedo?”. Le mie catechiste mi avevano insegnato che nell’ostia c’è nascosto Gesù e io lo volevo scovare… sembrava una sfida a nascondino… io che cercavo e lui che si nascondeva… Non vedevo l’ora di fare la prima comunione per vedere più da vicino la particola e capire come si nascondesse! Chiaro che il linguaggio con cui le catechiste avevano cercato di spiegarmi la presenza reale di Gesù non era dei più adeguati... Gesù non è nel pane consacrato ma è il pane consacrato! Mangiarlo significa desiderarlo dentro la propria vita, farne la Vita della propria vita! Lo spiega bene il vangelo di Giovanni che oggi viene proclamato nella liturgia: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me». Gesù “ha mangiato” il Padre e per questo vive per il Padre: la Vita di Gesù è la vita del Padre! Perché la vita di un altro diventi la nostra ci vuole tutta la vita… Buona giornata