HISTORIA MAGISTRA VITAE

La democrazia vuole che il popolo abbia sempre ragione! Quando c’è una maggioranza, quella va ascoltata e accondiscesa. Può darsi sia stata pervertita da qualche imbonitore che l’ha ammaliata ma non può rimanere inascoltata: sarà la storia, successivamente, a mostrare la bontà o meno della presa di posizione. Il popolo d’Israele si è invaghito di Assalonne: il re Davide non è più ritenuto il migliore… si vorrebbe a tutti i costi un cambio della guardia… Assalonne è galvanizzato da questa fama popolare e si dà da fare per detronizzare il padre e prendersi il suo posto… Davide, al contrario, si pone in ascolto delle rimostranze. Di certo, non fa nulla per osteggiare e combattere il figlio. La sua saggezza lo ha portato a riconoscere che non è la fama acquisita presso gli uomini a garantire una capacità di governo, ma la predilezione e la sapienza che viene donata dall’Alto… La storia non sbaglia: se si ha la pazienza di attendere mostra la volontà di Dio. Così accade che Assalonne durante un assalto alle truppe del re Davide rimane impigliato con i capelli ad un terebinto e viene ucciso da Ioab. Non è ciò che vuole Davide… ma la storia così ha sentenziato! Non è il consenso della folla a garantire il regno… chi ha orecchi per intendere, intenda! Buona giornata

QUELLO CHE DIO VUOLE

Davide ha ricevuto l’investitura regale dalle mani di Samuele: è re d’Israele per volere di Dio e Dio gli ha promesso fedeltà perenne! Davide ha la riprova della fedeltà di Dio perché nonostante il suo peccato non ha ritirato la sua benedizione… Accade tuttavia che il figlio Assalonne riceve consenso e il popolo sembra schierarsi con lui… Davide si sente assediato! Quelle che prima erano acclamazioni festanti delle folle ora si sono trasformate in contestazioni… I consiglieri lo spingono alla repressione della ribellione ma Davide li placa! Il dissenso va ascoltato: magari viene da Dio! Davide ha imparato che la sua missione regale è una vocazione non una affermazione! Solo se Dio sceglie di benedirlo ancora potrà regnare, altrimenti è condannato alla fine! È così che Davide si rimette totalmente nelle mani del Signore… accetta i dissensi e le contestazioni e si mette in discussione attendendo da Dio il verdetto a suo favore o meno: «Forse il Signore guarderà la mia afflizione e mi renderà il bene in cambio della maledizione di oggi». L’atteggiamento di Davide mi pare insegnarci una cosa importante: compito dell’uomo è discernere la volontà di Dio non imporre a tutti i costi la propria… ragioniamo così? Buona giornata

LA LUCE VERA

Con la festa della Presentazione al Tempio di Gesù si corona il tempo natalizio: Gesù è riconosciuto da Simeone come “la luce che illumina le genti” . È bello che ritualmente la Chiesa esprima questa convinzione con una processione nella quale i fedeli portano una candela accesa: i battezzati sono quelli che sono stati accesi, illuminati, da Gesù! Noi portiamo la sua luce! Un passaggio è assolutamente importante: che la luce di Cristo non brilli fuori di noi, ma dentro di noi! Se Gesù brilla al di fuori di noi siamo in grado di vedere solo le nostre ombre e i nostri difetti… e illuderci di correggerli! Se, al contrario, brilla dentro di noi, anche i nostri difetti diventano una via d’illuminazione! Gesù dirà ai suoi discepoli: «Vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre che è nei cieli» . La luce che per grazia promana dalla nostra vita, non serve a far crescere la nostra buona fama, il nostro io individuale, ma la Gloria di Dio che, entrando in noi, ci rende la sua trasparenza! Non smettiamo mai di riconoscere che solo Gesù è la luce vera! Che solo Lui è la pienezza della vita! Che solo Lui è la grande bellezza! Altrimenti accade che iniziamo a illuderci che siamo noi o che è qualcuno particolarmente capace di abbagliarci facendoci credere di essere la luce, ma senza esserlo veramente! Proviamo a chiederci chi è il diavolo? Come è chiamato nella tradizione? Non è forse Lucifero, cioè portatore di luce? È proprio così: il maligno non fa altro che insinuarsi nella nostra vita passando per la luce vera, disorientandoci così dal vero Sole che brilla su tutti coloro che «stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte» per rischiararli e riportarli al primitivo splendore! Buona domenica

IL PERDONO DI DIO

Credo di dirlo tutte le volte che leggo la pagina nella quale Natan stana Davide cogliendolo in fallo rispetto a quell’atto vile dove, per proteggere la sua buona fama, aveva messo nelle condizioni il marito di Betsabea di essere ucciso: geniale! Sì, geniale il racconto dell’unica pecorella sottratta a un povero da parte di un ricco con la reazione inorridita di Davide: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte». E Natan che risponde: «Tu sei quell’uomo!». Immaginare la scena è strepitoso: in un istante nell’oscurità totale inizia a brillare una luce abbagliante! La verità mette nelle condizioni o di essere condannati o di essere salvati… a Davide tocca scegliere se venire alla luce e chiedere perdono o rimanere nella notte e negare ogni accusa! Davide non ha dubbi: «Davide disse a Natan: “Ho peccato contro il Signore!”»… sceglie di confessare! E cosa ottiene? Qualcosa di enormemente sbalorditivo: «Natan rispose a Davide: “Il Signore ha rimosso il tuo peccato”». Dio perdona, immediatamente, non c’è alcun tentennamento! Il cuore di Dio non conosce vendetta… il male ha già in se stesso la sua pena! Davide perderà il figlio concepito con Betsabea… non ci può essere storia quando all’origine c’è il male! Buona giornata