AMORE AI NEMICI

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male». Nonostante sia la cosa più difficile al mondo, credo sia la cosa più bella che c’è nel Vangelo! Mi piace da matti, la trovo totalmente altro rispetto ad ogni possibile ragionamento umano… sorprendentemente divina! Qui Gesù tratta i suoi discepoli davvero da amici perché “a loro fa conoscere i segreti del Padre“: a loro è dato entrare nel mistero di Dio per conoscerlo e per farlo proprio! Si conosce Dio non intellettualmente, nel solo pensiero, ma nella vita, nel modo di essere… Soltanto chi ama i nemici mostra di aver conosciuto nell’intimo Dio! Chi non l’ha conosciuto mai e poi mai farebbe una cosa del genere! Solo coloro che ascoltano Gesù hanno l’onore di penetrare così a fondo l’identità di Dio! È così che quando ci è chiesto di parlare di Dio non dovremmo avere anzitutto la preoccupazione di avere un linguaggio appropriato e categorie adatte ma il solo desiderio di mostrarlo con le concrete scelte di vita! Dall’amore saremo riconosciuti: anzitutto dall’amore estremo per chi non lo merita… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Amedeo che accompagniamo nel suo pellegrinaggio al cielo

ESSERE INVISI

I grandi santi erano capaci di una totale indifferenza al mondo: non erano interessati alla buona fama, al successo, al riconoscimento… Tutta la mia ammirazione e, pure, il desiderio di imitazione! Ma, oggettivamente, sono molto lontano: le parole della gente riescono ancora ad avere una certa rilevanza! Sotto sotto c’è l’ambizione di essere graditi a tutti, di andare d’accordo con tutti… Il fatto è che, se anche l’obiettivo è buono e giusto, nella realtà non è per nulla possibile! Seppure uno facesse tutto il bene di questo mondo avrebbe qualcuno che lo contrasta: Gesù ne è l’esempio più lampante! Avere dei nemici è segno di rilevanza! Significa aver preso delle decisioni, essersi schierati: chi è di Cristo non è del mondo, inevitabilmente! E dal mondo verrà osteggiato! Il Vangelo di Luca lo ricorda con chiarezza nel suo elenco delle beatitudini: «Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi». Avere dei nemici è un buon segno: non devono essere nemici nostri, ovviamente, ma noi nemici per loro! Tant’è che Gesù esorta ad amare i propri nemici… Qualcuno che ci tra le pietre e ci gioca contro sempre ci sarà: non abbattiamoci e perseveriamo nella sequela a Cristo, certi della sua amicizia… la sola che conta veramente! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Carluccio che nella fede si è addormentato nel sonno della pace

IL PENSIERO CRISTIANO

Quanti ragazzi e giovani, incontrando professori e docenti lontani dalla fede, abbandonano la preghiera e la vita cristiana giudicandola assurda e insensata… Il pensiero di Cristo non è il pensiero del mondo, c’è poco da fare. Un uomo che ragioni secondo logiche prettamente sperimentali non può che cozzare con l’avvenimento cristiano! C’è un salto nel vangelo, indimostrabile sia scientificamente che filosoficamente. È possibile avvicinarsi con il pensiero, poi, però è necessario l’amore… Chi ha paura dell’amore ha paura di Cristo! Inevitabilmente! L’amore è strettamente legato alla libertà: non essendo necessario, stringente, indubitabile, l’amore chiede fiducia, abbandono, accoglienza. Paradossalmente l’uomo preferisce rimanere nel recinto delle certezze che si da piuttosto che lasciarsi condurre dalla novità dello Spirito… fino ad arrivare alla morte, dove tutto ciò che è razionale crolla rovinosamente e non si fa altro che rimanere muti… San Paolo ricorda ai cristiani di Colossi: «nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo». Sono parole che è bene fare nostre! Non è una esortazione a non pensare, ci mancherebbe! Ma è l’invito a custodire la novità cristiana che conserva gelosamente la dimensione della libertà! Buona giornata

NON FARE MA ESSERE

«Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato». Ecco l’atteggiamento tipico dell’uomo religioso: osservare gli altri per individuare infrazioni o mancanze rispetto ala Legge divina per poter comminare la pena adeguata… Quante persone, ancora oggi, non sanno fare altro che richiamare gli altri al rispetto delle pratiche e delle norme prestabilite: penso ai vestiti in chiesa, penso al silenzio nei luoghi sacri, penso alle recita delle preghiere tradizionali! La fede si riduce a cose da fare piuttosto che ad un modo di essere… È ora che si riscopra tutta la bellezza e la limpidezza che scaturiscono dalla fede: tutto è importante e necessario alla crescita nella fede! Ma ci sono cose più rilevanti e cose meno! La prima cosa da mettere in evidenza è che ognuno deve pensare anzitutto alla propria conversione e non a quella degli altri! Guardarsi addosso serve per riconoscere tutta la propria fragilità ed essere più misericordiosi! La seconda cosa è che i riti e gli accessori ai riti non sono il fine ma il mezzo della vita di fede! Ogni idolatria del rito porta alla negazione della fede… credo sia la malattia più terribile che possa capitare! Buona giornata