IL SEGNO PER ECCELLENZA

Ci sono segni così inequivocabili da generare la fede e renderla indefettibile? Io penso proprio di sì! Il problema è che l’uomo non sempre li sa decodificare! A Gesù la folla chiede un segno per poter credere… cita il segno della manna nel deserto invocata da Mosè sul popolo d’Israele affamato in cammino verso la terra promessa… Il fatto è che, nonostante quel segno, Israele non ha cambiato! Ancora sta chiedendo un segno, non è mai soddisfatto! Anche il diacono Stefano perseguitato dai capi del popolo dice: «voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». Nonostante tutti gli interventi di Dio, l’uomo non credeGesù invita tutti a guardare a lui: non sono le cose che fa ma è la sua vita stessa il segno, il grande segno, il più grande segno che Dio ha fatto per l’intera umanità! Gesù è all’origine di tutti i segni accaduti in Israele! Ogni segno era una sua prefigurazione! La manna del deserto non è nulla rispetto a Lui che è «il pane disceso dal cielo»! I padri nel deserto mangiando la manna sono morti! Chi mangia Gesù non avrà più fame in eterno! Mangia la vita! Ha in sé la vita vera! Apriamo gli occhi… Buona giornata

IL SENSUS FIDELIUM

«La folla si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù». C’è poco da fare: quando la vita inizia ad essere dura, difficile da decodificare, si ricomincia a cercare Gesù! Questa certezza mi rasserena… in un mondo alla deriva come quello di oggi, così lontano da Dio, dove la paura consiste in una deflagrazione totale dell’umano, c’è la speranza che qualcuno ancora rialzi il capo e guardi al Signore! Forse c’è proprio bisogno di una caduta rovinosa per capire la grazia dello stare in piedi… Non lotto più per cambiare la realtà ma provo a indicare Gesù come via di soluzione ai tanti problemi che sovrastano l’uomo. C’è chi si riavvia e c’è chi rimane fermo e indifferente… Occorre avere pazienza e attendere che ciascuno maturi le condizioni per accogliere la salvezza che gli viene offerta! C’è un particolare inquietante nel Vangelo di oggi: i discepoli sono partiti da soli e Gesù è su una barca da solo! Terribile pensare che esiste una Chiesa che può pensare di fare da sola… eppure c’è! La cosa bella è che la folla non segue i discepoli ma Gesù! C’è un sensus fidelium capace di arrivare alla sorgente della verità che non siamo in grado di immaginare! Buona giornata

BISOGNOSI DI LUI

«Disse Simon Pietro: “Io vado a pescare”» . Come sempre, Pietro prende l’iniziativa, si butta. Lo sappiamo: è un istintivo. Ha una gran buona volontà, assolutamente apprezzabile. È pure un discreto leader: i discepoli lo seguono e gli dicono: «Veniamo anche noi con te» . Gesù, quando li aveva chiamati promise loro: «Vi farò pescatori di uomini» . Dopo la morte ingloriosa del maestro, presi dallo sconforto, forse misero da parte questa missione e si dedicarono nuovamente al loro mestiere originario… L’esperienza che fanno è di un totale fallimento! Non sanno “pescare uomini” ma non sanno neppure più pescare pesci… La determinazione che avevano non bastava più a nulla! A Pietro e ai suoi compagni mancava il sostegno della Grazia: senza Gesù non riuscivano a combinare nulla di buono! Gesù non poteva essere considerato un semplice Rabbì che aveva insegnato qualcosa che a loro volta avrebbero tranquillamente potuto portare avanti autonomamente! Gesù è il Signore! Gesù è la loro forza! È lui che fa! È così che Pietro e compagni, sperimentata la propria inadeguatezza, si sentono dire da Gesù: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete» . È necessario sperimentare il fallimento per rimettersi nell’ottica dell’ascolto e dell’obbedienza! Chi ha riconosciuto Gesù vivo è chi è passato dalla morte alla vita! Chi, invece, si è tenuto a galla con le proprie forze ed è sopravvissuto, avrà costantemente la presunzione di cavarsela da solo… ma quella vita non è la vita dell’uomo nuovo! È l’uomo vecchio che si trascina fino allo sfinimento per morire miseramente nella più estrema solitudine…
«Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce» : ecco la salvezza! Gesù che dà da mangiare e sazia! Si preoccupa Lui di dare la vita a coloro che sono il suo corpo… Buona domenica

CHI È IL PRETE?

Il prete, fino a cinquant’anni fa, aveva un ruolo unanimemente riconosciuto: anche chi non frequentava ne rispettava il ruolo e l’autorevolezza. Paradossalmente, gli anticlericali, si opponevano al prete riconoscendogli quell’autorità che, a loro parere, non gli doveva essere riconosciuta. Ovviamente, tutta questa centralità della figura sacerdotale veniva da un retroterra dove il sistema sociale era retto dal fatto religioso. All’origine del cristianesimo, certamente, non era così! L’autorevolezza era chiara solo all’interno delle comunità cristiane, non fuori… Dentro un percorso di vita comunitaria i pastori definirono con chiarezza il loro compito fondamentale: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire le mense». Ai preti era affidata la cura dell’annuncio del Vangelo! La comunità cristiana esigeva che il prete si dedicasse con attenzione alla preghiera, alla riflessione e alla trasmissione della fede… Mi sorgono alcune domande: oggi le nostre comunità cristiane che cosa vogliono dai preti? Quali sono i compiti che sono propri dei preti e quelli che sono propri dei laici? La società civile ha delle attese specifiche dal clero soprattutto negli ambiti legati alle emergenze di marginalità e povertà… Qual è il prete che Gesù vuole? Non è un tema interno ai preti ma di natura chiaramente comunitaria… Buona giornata

TORNARE AL NOCCIOLO DELLA FEDE

«Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e fu sepolto ed è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e apparve a Cefa e quindi ai Dodici». Con queste parole san Paolo sintetizza il credo cristiano. È il cosiddetto kerygma: il nucleo portante della fede. Su questa base nasce tutta l’esperienza della Chiesa! Se proprio vogliamo dirla tutta: questo è il vero credo dei battezzati in Cristo! Gesù è morto, è stato sepolto, è risuscitato ed è apparso agli Apostoli! Capite che tutte le cose che si dicono sul cristianesimo sono una declinazione e non l’oggetto principale della fede! Come è facile chiamarsi fuori dalla fede per dei dettagli… Quante persone mi dicono di non essere cristiani perché ritengono la morale della Chiesa troppo restrittiva… oppure perché si scandalizzano per i peccati dei preti… oppure perché i cristiani non sono coerenti… Ditemi che cosa c’entrano tutte queste cose con la fede? Chi crede che Gesù è morto, è stato sepolto, è risuscitato dai morti ed è apparso ai Dodici che problemi può creargli tutto il marasma di male da cui è circondato? Non c’è nulla che può più distogliere dalla gioia del testimoniare ciò che è avvenuta e che segna l’inizio della fine di ogni peccato e morte presente nel mondo! Credo ci si debba rifare di più alla Parola! Buona giornata