LA LITURGIA NELL’APOCALISSE

«Io, Giovanni, vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi, diceva: “Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito”». Che vertigine nelle parole dell’evangelista… è un’esperienza unica, originale, personale? Io credo proprio di no! È un’esperienza liturgica! In ogni celebrazione eucaristica si apre il cielo! Noi non riusciamo a capire perché ci siamo totalmente disabituati al linguaggio liturgico… Abbiamo fatto della Messa un momento pedagogico, istruttivo, didascalico! La Messa, invece, è mistero… è avvenimento… è movimento di Dio che viene incontro all’uomo e dell’uomo che va incontro a Dio… L’uomo porta il pane e il vino e Dio viene a prenderli dalle mani di Gesù! Nella preghiera liturgica ci uniamo all’offerta eterna di Gesù… entriamo nella piazza d’oro, davanti al trono di Dio, e mettiamo quello che siamo nelle sue mani! Diventiamo una cosa sola con il Padre, il Figlio, lo Spirito e fra di noi! Chi sale davanti al Padre vede le cose che accadono in tutt’altra ottica! Chi è illuminato dalla luce di Dio esiste in una maniera diversa! E non è questione di bravura ma di Grazia… dalla Messa si esce trasformati! Le visioni di Giovanni ci aiutano a capire cosa vediamo noi in ogni eucaristia… c’è da rimanere a bocca aperta! Buona giornata

NO AD UNA VITA MEDIOCRE

Non c’è peggior male del non sapere di essere nel male! Sì, perché se sai che sei nel male puoi cercare di reagire al male… se non lo sai, il male ti divora senza che tu nemmeno te ne accorga! È il rimprovero che Dio rivolge nel Libro dell’Apocalisse al popolo di Dio in Laodicea: «pensi di essere ricco e non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo». La vittoria del maligno sul credente non è il male ma la mediocrità! È il sopravvivere! È l’accontentarsi! È un tirare a campare, senza la consapevolezza che la vita bella offre una gioia incomparabile rispetto alla vita quieta! Una sana inquietudine, il desiderio di andare oltre a quello che si è e si sa, interrogarsi, leggere, studiare, approfondire, apre scenari sorprendenti! A lungo andare una vita piatta si sgonfia… e da piatta diventa concava! Nella vita non si è mai alla pari: o si guadagna o si perde! O ci si compie o ci si atrofizza! O si vive o si muore! Ora, non vuole dire che bisogna essere degli eterni insoddisfatti… anzi: è necessario essere sempre contenti per la vita che stiamo vivendo e, proprio perché contenti, sfondare in avanti, per l’entusiasmo e la voglia di scoprire sempre di più quanto il Signore ha riempito di opportunità la nostra libertà! Buona giornata

GUARDARE AVANTI

Iniziamo a leggere il libro dell’Apocalisse di san Giovanni. Siamo agli sgoccioli dell’anno liturgico e la chiesa ci aiuta a riflettere sul nostro futuro. Bella questa cosa: noi così ripiegati sul passato, nel rimpianto di quello che è stato, siamo orientati volgere lo sguardo all’avvenire! Perché? Perché il passato ormai non ci appartiene più, il futuro invece è il risultato della sinergia tra la Grazia di Dio e la nostra libertà! Sul passato non abbiamo più possibilità… sul futuro sì! Una cosa è chiara: che il futuro non è un’astrazione ma è lo sviluppo del presente! Occorre mettere tutta l’energia per convertire l’oggi affinché il domani abbia possibilità di rinnovo e di bellezza! L’Apocalisse che parla del futuro è una serie di giudizi e di sentenze sul presente delle chiese: Gesù invita ad analizzare concretamente ogni singola comunità apportando i miglioramenti specifici per ciascuna… non è un richiamo generale e generico! Alla Chiesa di Efeso dice così: «Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza». Gesù parte dal positivo! Desidera incentivare la conversione laddove è già avviata… è inutile chiedere cose stratosferiche! L’importante è andare avanti nel cammino intrapreso! Errori ce ne sono, ma non importa! Ciò che è necessario è perseverare! Buona giornata

LA PAROLA DI DIO NON PASSA

«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà» . Nel leggere questo versetto non si può che venire catapultati al racconto evangelico della morte in croce di Gesù. La “fine del mondo” non è qualcosa che si debba ritenere totalmente indecifrabile: l’evento della morte e risurrezione di Gesù sono un anticipo quanto mai allusivo! Al tripudio del male operato dall’uomo risponderà lo splendore dell’amore gratuito di Dio! Il sole si oscura, la luna non riflette più la luce, le stelle cadono: sono i simboli dell’idolatria, di ciò che sembrava dominare il mondo… gli uomini non dipendono dalle potenze della natura ma dal Creatore! È il suo giudizio di misericordia il criterio del discernimento finale. Chi vive in questa logica non ha paura… L’albero di fichi che si intenerisce annunciando l’estate è l’albero della croce: chi ha occhi per contemplarlo non va incontro al destino con la paura di quello che deve accadere ma si muove nella certezza di un amore che non attende altro se non di essere accolto e riconosciuto. Tutti coloro che usano delle tragedie e dei cataclismi naturali per montare un clima di terrore non devono essere presi in considerazione: tutte le cose passeranno ma la Parola di Gesù non passerà! Buona domenica

COME PREGARE SEMPRE

«Necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai!». Deve essere come il respiro… un battezzato vive pregando! Ogni cosa che fa è una preghiera, una risposta a Dio che in ogni situazione lo interpella! Non c’è un attimo che possa ritenersi avulso dalla preghiera… non c’è il tempo della preghiera e il tempo della non-preghiera! Perché la preghiera è la forma della relazione del figlio con il Padre: in ogni azione che compiamo, di fatto, rispondiamo alle sollecitazioni di Dio che ci chiama a costruire il suo Regno, ad esprimere la sua signoria, ad esercitare il suo amore! Ogni gesto d’amore è preghiera: è domanda, è lode, è ringraziamento, è supplica, è intercessione… Nel momento in cui viviamo rispondendo solo a noi stessi non preghiamo più! Si interrompe il dialogo con Dio. Fare di testa nostra, obbedire ai nostri istinti, ambire ai nostri obiettivi è il contrario della preghiera… Nella preghiera facciamo sì che ogni azioni cerchi di rispondere a quanto il Signore ci chiede, affidiamo a Lui quanto stiamo realizzando, non ci sentiamo artefici individuali del nostro destino! Proprio come Gesù, il Figlio per eccellenza, che diceva: “io non sono mai solo… il Padre mio opera sempre con me”! Questo è pregare sempre… Buona giornata