DIO NON USA MAI IL MALE

«Salmanàssar, re d’Assiria, deportò gli Israeliti in Assiria. Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto». Questo è il modo di leggere la storia secondo l’Antico Testamento: Dio è considerato alla stregua di un uomo che reagisce benevolmente con chi lo serve e castiga ferocemente chi lo disobbedisce. A partire dalla Parola di Gesù abbiamo imparato a riconoscere che Dio è anzitutto Padre! E un Padre altro desiderio non ha che i propri figli vivano in pienezza… Allora perché Israele ha subito delle deportazioni? Perché Dio Padre non li ha scampati a esperienze così dure? Deve essere anzitutto fuori dubbio che Dio non compie mai il male! E tantomeno usa il male come forma di persuasione al bene… Il male viene da sé! Se Israele si è trovato a vivere una deportazione è perché ha perso la propria identità ed è diventata vulnerabile! Il male porta con sé un salario di male… Questo ragionamento è bene che lo applichiamo anche al nostro tempo: Dio non ci manda strali per convincerci al suo riguardo, ma il male che oggi si registra è conseguenza diretta della nostra irreligiosità! …e sarà sempre più male… Buona giornata

RELATIVI A DIO

La grandezza di un uomo la si può misurare e riconoscere solo alla fine della sua vita: in base alle scelte, alla coerenza, agli stili di vita assunti se ne determina la levatura e lo si apprezza o meno! È così anche per quanto riguarda il giudizio che la Chiesa esprime circa la santità dei suoi membri: solo dopo la morte è possibile stilare un bilancio equilibrato e realista! Non per nulla la memoria liturgica dei santi è sempre legata al giorno della loro morte, vero e proprio giorno natalizio! Per due santi, però, la Chiesa celebra la santità in anticipo, ricordandoli pure nel giorno della loro natività: si tratta di Maria, la Madre di Gesù, e di Giovanni Battista, il precursore. In loro la Chiesa riconosce il compiersi misterioso dell’opera provvidente di Dio! La loro grandezza sta nell’essere stati relativi a Cristo fin dalla loro nascita! Non hanno vissuto un solo istante del loro tempo a prescindere dal compiere l’opera della salvezza divina! In questa maniera, è evidente come la santità si sia evidenziata fin dall’inizio, non c’è stata una scoperta successiva o una conversione avanzata… Come sarebbe bello se anche noi comprendessimo che altro scopo non c’è nella vita che non per indicare Gesù vivo in mezzo a noi… Buona domenica

CRESCERE NELLA FEDE

I cambiamenti culturali hanno bisogno di secoli per compiersi… un conto sono le élite dei circoli di intellettuali e un conto è il popolo. Non con una accezione per forza negativa, ovviamente… Tuttavia, è bene riconoscere che la società in generale ha tempi molto lenti nella acquisizione di determinate vertità… Così, nonostante duemila anni di Vangelo mi tocca ribadire che la grande maggioranza dei credenti ha una religiosità enormemente lontana dalle istanze rivelate da Gesù! Vale ancora il principio del Dio che sta sopra e governa il mondo secondo il proprio estro… e dell’uomo che deve fare di tutto per tenerselo buono! Di fatto l’Antico Testamento ha fortissima questa prospettiva: «“Perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona”». Tutto si gioca dentro una proprietà commutativa della giustizia: Dio agisce in base al comportamento dell’uomo! Paradossale… non è nemmeno libero di amare, e di amare di più! Ebbene: Gesù, proprio questo, viene ad annunciare! Ed è sconvolgente! Dio è Padre e ama indistintamente, gratuitamente ed eternamente l’umanità! Quindi nessuna lettura deterministica della storia! Non dobbiamo aver paura della non vincolabilità delle azioni di Dio alla nostra condotta… qui sta la meraviglia! Buona giornata

DOV’È IL NOSTRO TESORO?

Mi trovo spessissimo a dialogare sulla fede con diverse persone che accosto. Trovo molta approssimazione nella conoscenza dell’argomento… eppure tanta saccenteria! Quasi il convincimento di aver evaso la questione da non aver più nulla da rivedere!  È un paradosso, questo, in una società così scolarizzata come la nostra! Di per sé, proprio a partire da una prospettiva sperimentale, sarebbe doveroso ritenere l’ambito della conoscenza – e quindi della fede – sempre aperto… invece trovo menti e cuori chiusi! Ermeticamente! Con poca capacità di pensare, riflettere, contemplare, stupirsi… Mi chiedo il perché! Che cosa ha chiuso il cuore degli uomini all’amore che viene da Dio? È una assurdità chiudere i ponti con Colui che ci dona la vita… La mia risposta è sempre al stessa: ci siamo chiusi su noi stessi, in un individualismo esagerato, che più si accorge di ciò che sta al di fuori se non a partire dal proprio bisogno… Il Vangelo di oggi riporta un’espressione di Gesù assolutamente eloquente: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore». Ebbene sì: se il nostro tesoro è il nostro io, l’Altro non potrà che venire in seconda… terza…quarta battuta… Qual è il tesoro che stiamo custodendo? Non buttiamo via la vita nel custodire della bigiotteria… Buona giornata

LA PREGHIERA CRITIANA

Quante volte sento tessere l’elogio dei Testimoni di Geova per il coraggio che hanno di testimoniare la loro fede passando di casa in casa nonostante i molteplici dinieghi… Quante volte sento lodi sperticate verso i Mussulmani che anche sul lavoro sanno ritagliarsi il momento di preghiera in un contesto di totale indifferenza… Sono convinto che in quanto a “religione” sono certo che ci battano eccome! Ma vi dirò di più: sono proprio felice che siano meglio di me! … semplicemente perché io non voglio essere così! Il Vangelo di Gesù ha lottato contro ogni tipo di esteriorità, di pressione, di obbligatorietà, di formalismo…  «Pregando, non sprecate parole come i pagani»: ecco qui una mirabile sintesi dello stile cristiano! L’interiorità e la discrezione sono caratteri peculiari della preghiera secondo Gesù! È bene che non si vedano in giro cristiani che pregano ad alta voce, che si mettono in mostra, che calpestano le regole del vivere comune per i proprio convincimenti… I cristiani devono trovarsi nel nascondimento e arricchire la loro spiritualità per poterla poi far trasparire da comportamenti e da stili consequenziali! Non nelle parole o nelle forme della manifestazione della fede si è cristiani, ma nella testimonianza filiale! «Dall’amore riconosceranno che siete miei discepoli».! Buona giornata