«Salmanàssar, re d’Assiria, deportò gli Israeliti in Assiria. Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto». Questo è il modo di leggere la storia secondo l’Antico Testamento: Dio è considerato alla stregua di un uomo che reagisce benevolmente con chi lo serve e castiga ferocemente chi lo disobbedisce. A partire dalla Parola di Gesù abbiamo imparato a riconoscere che Dio è anzitutto Padre! E un Padre altro desiderio non ha che i propri figli vivano in pienezza… Allora perché Israele ha subito delle deportazioni? Perché Dio Padre non li ha scampati a esperienze così dure? Deve essere anzitutto fuori dubbio che Dio non compie mai il male! E tantomeno usa il male come forma di persuasione al bene… Il male viene da sé! Se Israele si è trovato a vivere una deportazione è perché ha perso la propria identità ed è diventata vulnerabile! Il male porta con sé un salario di male… Questo ragionamento è bene che lo applichiamo anche al nostro tempo: Dio non ci manda strali per convincerci al suo riguardo, ma il male che oggi si registra è conseguenza diretta della nostra irreligiosità! …e sarà sempre più male… Buona giornata