HA SENSO GIOIRE

Guardi i bambini in questo periodo che precede il Natale e scorgi il sorriso e la gioia dell’attesa… certamente si tratta della smania di vedere i regali che troveranno sotto l’albero nel prossimo 25 dicembre, però è gioia vera…. Anche i genitori vivono questo tempo con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore: lo stupore dei bambini intenerisce e scioglie le tensioni della quotidianità… È un clima magico, spesso creato a tavolino: segue un programma di consuetudine super navigato… lo si è vissuto da piccoli e lo si ripete da grandi… sembra di entrare in una favola… Tutte queste dimensioni non sono da buttare: le letture di questi giorni non lesinano esortazioni alla gioia: “Rallegratevi!“… è giusto: bisogno impegnarsi anche a gioire! Meglio: a disporci alla gioia! Ma ci deve essere un perché! C’è un perché! Ed è necessario che ai bambini si diano delle ragioni sul perché ha senso gioire ed esultare! Isaia lo spiega così: «Ecco il vostro Dio! Egli viene a salvarvi». L’uomo è destinato ad essere in Dio! L’uomo è oggetto della cura e dell’attenzione di Dio! Ci sono momenti nei quali si sente la paura e l’angoscia della vita, ma con Gesù tutto è orientato ad una prospettiva di salvezza! Ha proprio senso, allora, gioire! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Lina perché possa gioire in pienezza nella comunione con il Signore

LA NOSTRA PARTE

Che cos’è il Vangelo? L’evangelista Marco lo dice chiaramente nel primo versetto del suo vangelo: Gesù! La persona di Gesù è la buona notizia per l’umanità! Il suo essere totalmente Dio nel suo essere totalmente uomo! Il suo raccogliere su di sé l’umanità intera e portarla al Padre per amore, solo per amore! Il Vangelo è la buona notizia che siamo salvi in virtù della misericordia di Dio che in Gesù ha preso volto! Essendo il Vangelo un dono chiede di essere ricevuto… la nostra non è una “condanna” alla salvezza! Si tratta, piuttosto, come ci diceva Paolo nella liturgia dell’Immacolata, di una predestinazione alla salvezza: senza il gioco della libertà, la Grazia si perde… È così che risuona quanto mai opportuno l’invito di Giovanni Battista che ascoltiamo in questa domenica: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri»! Il compito nostro consiste nel togliere tutto ciò che ostacola la ricezione del dono. Il nostro slancio verso il Signore è necessario all’incontro! Certo, sarà il ruolo di Gesù quello determinante alla salvezza, ma senza la nostra parte tutto sfuma… È bene ricordare sempre che anche la nostra parte, tuttavia, è sostenuta dalla Grazia… ci mancherebbe… per evitare di pensare che ci salviamo con le sole nostre forze… Ma per quanto possiamo: diamoci da fare! Buona domenica

ANNUNCIARE ANCORA

È impressionante la velocità con la quale la nostra società si sta scristianizzando! Se per formare una cultura cristiana ci sono voluti due lunghissimi millenni, per toglierla di mezzo bastano pochi decenni… Come tutti coloro che hanno assaporato un’esperienza unica sono molto dispiaciuto e allarmato per questo svuotamento: faccio fatica a concepire un mondo senza fede… Eppure noto, non senza stupore, che la maggior parte della gente vive tranquillamente, senza problemi, serenamente! Non demordo per nessun motivo, comunque: credo di dover adempiere alla mia missione di evangelizzazione fino alla fine! Convinto che, prima o poi, l’assenza di ogni riferimento chiederà il supporto di un pensiero, di una cultura, di un ordine… Mi piace quello che ci viene detto oggi nel Vangelo di Luca: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino». Ebbene sì: mentre cammino in questa mia esistenza terrena ricordo a tutti che Gesù è vicino, vuole stare dentro la storia ed essere fonte di vita per chiunque lo cerchi! A tutti deve arrivare la Parola… poi sarà lo Spirito a fare la sua parte! Buona giornata

 

P.S. Un ricordo e una preghiera per Adriano che varca la soglia della vita per incontrare il Padre misericordioso

IN MARIA UNA NUOVA CREAZIONE

Oggi il canto iniziale che introdurrà la nostra liturgia metterà sulle nostre labbra queste parole: “Mirabile il Signore ti ha creata“! Sì, Maria è una creatura! Come Eva! Non come Gesù che è stato generato dal Padre prima di tutti i secoli! È chiarissimo che Maria gode della stessa identica condizione di Eva: è come se Dio ricreasse il mondo da capo! Eva nella sua condizione di creatura senza peccato ha ceduto alle lusinghe del serpente e ha disobbedito a Dio, creandosi una vita autonoma, a prescindere da Dio. Maria, nella sua condizione di creature senza peccato, non ha ceduto al dubbio insinuato dal serpente rispetto all’impossibilità di dare alla luce il Figlio di Dio “senza conoscere uomo”. Al contrario, si è abbandonata a Dio, dichiarando serenamente: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola»! Qui il mondo è cambiato: non più una storia senza Dio, ma una storia con un Dio di carne, un Dio che cammina passo passo con l’umanità! Il cambiamento radicale della storia che celebriamo nell’Incarnazione del Figlio tra qualche giorno ha come punto di partenza la santità eccelsa di Maria! Per questo la onoriamo e la celebriamo con tutta la solennità che merita! Buona giornata

ABBIAMO UNA CITTÀ FORTE

Che cos’è la Chiesa? La Chiesa è l’ovile nel quale le pecore sono al sicuro, perché Cristo è il Pastore che le pasce. Dio ha voluto che un piccolo gregge fosse custodito dagli assalti del Maligno: Gesù ne è il garante. Dice Isaia oggi: «Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza». La Parola e i Sacramenti sono le mura e i bastioni che fanno della Chiesa una città inespugnabile! Fanno irruzioni lupi rapaci di ogni sorta: a volte sono i preti stessi… a volte sono i battezzati… a volte sono uomini colmi di livore… Niente può distruggere la Chiesa che Dio ha eretto, sicura e stabile seppure esposta a mille minacce! Dal di dentro la Chiesa continua ad edificarsi: i cocci rotti vengono ripresi da Gesù e rimessi assieme, perché sperimentata la misericordia, nuovamente diventino capaci di testimonianza! La forza della Chiesa non sta nella sua onnipotenza umana, ma nella sua debolezza: quando sperimenta di non poter essere all’altezza, finalmente entra in opera Cristo e la rende testimonianza di risurrezione! Se la Chiesa è fatta di morti fatti rivivere è davvero fondata su Gesù… altrimenti è cosa umana… prima o poi crollerà! Buona giornata