Terzo giorno di novena. Maria visita la cugina Elisabetta, ancora colma di stupore e di meraviglia per l’incontro con l’Arcangelo Gabriele. Chissà che tumulto di emozioni nel suo cuore: da una parte la normalità della sua condizione e dall’altra la grandezza dell’incarico affidato… la vita davanti, piena di incognite... Eppure, come scriveva Sepulveda “Vola solo chi osa farlo”! Solo chi accetta di costruire la vita facendo proprio il sogno di Dio sull’uomo può compiere grandi cose! Se l’uomo insegue unicamente i suoi miopi obiettivi non potrà che constatare tutta la mediocrità delle proprie ambizioni… Tanto più uno è conscio della propria finitezza tanto più è capace di fidarsi e affidarsi: così prendono il volo esperienze inimmaginabili e, giorno per giorno, si scopre la mano provvidente di Dio che non manca mai di sostenere e dirigere! È inverosimile che il Magnificat sia un inno uscito dalla bocca di Maria ma mi chiedo perchè l’evangelista Luca abbia scelto di collocarlo all’inizio della storia: non sarebbe stato meglio alla fine? Comunque sia: sono convinto che Maria lo avrebbe cantato anche sotto la Croce! Perché tutto quello che viveva era nella convinzione granitica che avveniva sotto lo sguardo e la protezione di Dio! Il Magnificat era il suo status davanti a Dio… Buona giornata

 

p.s. Una Preghiera per Annamaria che affidiamo al Signore  nella sua nascita al cielo