Siamo ormai prossimi alla Commemorazione dei defunti e il pensiero va alla vita eterna e, in specie, al giudizio. Moltissimi si chiedono: chissà se i nostri cari saranno in paradiso? E in maniera ancor più stringente: chissà come mi giudicherà il Signore? Ho fatto quanto dovevo fare? Proprio ieri, nella mia visita agli ammalati, una signora mi confidava una sorta di timore rispetto al giudizio di Dio… Cosa dire? Anzitutto che un po’ di ragionamenti sulla cura della qualità della nostra vita è giusta e doverosa: vivere come se non ci fosse mai un tirare le somme non è serio! Però, è altrettanto doveroso, riconoscere il vero volto di Dio che ci sta davanti: Gesù non ci parla di un implacabile giustiziere ma di un Padre ricco di bontà e di misericordia! Ciò non toglie la serietà delle nostre scelte che, sicuramente, passeranno al vaglio della verità… comunque sia non saranno i nostri limiti e le nostre fragilità a dettare la linea del giudizio! È bellissimo il versetto della Lettera ai Romani che oggi leggiamo nella liturgia: «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!». Ecco: non c’è nulla che possa mutare il cuore di Dio! Ha deciso di amarci e niente e nessuno riuscirà mai a distoglierlo da questo proposito! La salvezza… Buona giornata