C’è un proverbio che recita: “Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine”, ed è così! La storia ha un senso! Le scelte individuali hanno sempre un risvolto per la propria e altrui vita! Purtroppo, la nostra cultura tende sempre più a banalizzare la libertà: il criterio è quello che piace, quello che emotivamente si sente… le conseguenze sono lasciate in second’ordine! Nella storia di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, tutte queste considerazioni emergono perfettamente: i fratelli, gelosi, per toglierselo di mezzo lo vendono schiavo a dei mercanti. Pensano di aver sanato il problema, in realtà, soltanto grazie ad un atto di benevolenza di Giuseppe non vanno incontro alla morte! Soltanto perché Dio è benevolo con noi i nostri peccati non essi on si configurano come condanna a morte eterna… la risurrezione del Figlio di Dio è la maniera attraverso la quale il Padre ripesca chi, in forza della propria libertà giocata male, si condanna a morte! Giuseppe è la figura di Cristo: potrebbe vendicarsi con i fratelli ma il suo legame con il padre lo porta ad andare oltre! Per un attimo si fa prendere dalla cattiveria ma poi «andò in disparte e pianse»… Se fossimo sempre capaci di ascoltare la nostra coscienza quante persone salveremmo… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Mario perché possa incontrare il volto buono del Padre
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