Lo si dice spesso: siamo nella civiltà dell’usa e getta! È un approccio alla realtà che parte dalle cose ed arriva fino alle persone: ciò che ci serve lo teniamo finchè ci aggrada, poi, quando siamo stufi, lo buttiamo senza alcun rimorso. Può essere un paio di jeans ancora in ordine e può essere il marito o la moglie che non ci appassionano più come al primo giorno… Forse, qualcosa si muove nell’ambito delle cose, per una rinnovata sensibilità ecologica: si parla sempre più di riciclo… non si butta via nulla: tutto può essere reinvestito con nuove finalità! Calza in questo senso, la pagina del profeta Geremia che racconta: «Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro». Il vaso può effettivamente rompersi, ma la creta di cui è fatto, non si rompe! Fuori metafora: una persona può rompersi, può sbagliare, può tradire, può perdersi… ma la sua identità di figlio, creato ad immagine e somiglianza di Dio, non può mai rompersi ed essere scartata! Aiutare le persone a recuperare la parte migliore di sè per ricostruirsi è la missione più bella che Dio ci affida! Mettiamoci all’opera! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Oreste che si pone nelle mani del vasaio per una nuova creazione