C’è poco da fare: veniamo da un’esperienza troppo trionfante del cristianesimo, dove essere uomini di chiesa significava avere un ruolo e un riconoscimento pubblico generalizzato! Tornare indietro è davvero difficileaccettare la minorità, la marginalità, l’inconsiderazione. non è per nulla scontato. Eppure, proprio la condizione di prostrazione che viviamo oggi è la più evangelicamente redditizia! Dice san Paolo nella sua lettera ai Corinti: «Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono». Non tocca a noi trovare la maniera di affermare la verità del Vangelo! È Dio stesso che conduce la storia secondo le sue strade… a noi è solo chiesto di servire! Secondo il monito che Gesù ci ha dato: «Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: “In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato”». Imitare Gesù e accettare il suo destino è il compito che ci è affidato: il Padre sa come portare a compimento l’opera iniziata! Buona giornata