Come è difficile per il mondo accettare che Dio si sia fatto conoscere, abbia svelato la sua identità! Molto più comodo
rimanere nel vago e avere la possibilità di affibbiare a Dio tutte le nostre categorie e tutte le nostre precomprensioni! È
evidente che la pretesa cristiana di presentare al mondo la Verità dentro il volto del Bambino di Betlemme da un fastidio impressionante! Guai a noi barattare questo caposaldo della fede per qualche consenso in più! Il Verbo, la Parola, la Sapienza, di Dio si è fatta carne e si è resa visibile: san Giovanni dirà in maniera meticolosa “abbiamo visto, contemplato, toccato”!
Chiunque voglia avere a che fare con il mistero di Dio non può prescindere da questa evidenza! Il fatto di toccare il Verbo della vita non significa, ovviamente, avere la verità in tasca e nemmeno la pretesa di aver compreso tutto il mistero! Dio si è fatto bambino: è una persona! E se è persona non è totalmente disponibile… cioè: si manifesta, si fa conoscere, dentro una relazione! Dio non è una cosa da analizzare e nemmeno un’idea da sviscerare… In questo senso mi pare imprescindibile quanto dice San Giovanni nel suo Prologo: «Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio». Nel momento in cui si accoglie il mistero di Dio fatto carne lo sguardo sulla realtà cambia! La conoscenza di Gesù apre alla conoscenza del mondo, delle persone, delle cose… Davvero si diventa figli, nel senso che ci vengono aperti i tesori del cuore di Dio, si partecipa al suo stesso amore. Chi meglio di un figlio conosce i segreti del padre? Il desiderio del padre è rivelare al figlio le proprie cose! Ecco: in Gesù è stata data all’uomo la possibilità di vivere alla maniera di Dio… non vi pare bellissimo? Buona domenica
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