La storia della salvezza eraico-cristiana inizia con la chiamata di Abramo e con la promessa di Dio, nei suoi confronti, di una terra e una discendenza numerosa. Sembra quasi che la prima cosa che Dio vuole mettere in chiaro con l’uomo è il suo totale disinteresse verso le cose e la sua garanzia di fedeltà in eterno… quindi: tutto il sospetto che l’uomo ha nei confronti di Dio come usurpatore della libertà perde ogni consistenza! Dio si sente in dovere di ribadire questa promessa a tutti i patriarchi: oggi, infatti, leggiamo nella Genesi questa medesima promessa fatta a Giacobbe «A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra». Giacobbe mette in piedi una stele a ricordo di questa promessa: non serve a Dio ma all’uomo! È così facile alla dimenticanza l’uomo che se non ha riferimenti tangibili si scorda le promesse e così inizia a lamentarsi… Quante volte Dio ha segnato la nostra vita con gesti di benevolenza e di misericordia… quanto tempo dura la nostra gratitudine? Basta un piccolo problema per avviare un contenzioso con Dio che non ha fine! Contrassegniamo gli interventi di grazia di Dio… eviteremo tante recriminazioni! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Teresa e Angela che oggi fanno esperienza dell’amore fedele di Dio che vince la morte