Un tale che ha fatto la fortuna in un determinato tempo amava affermare: “Mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti. Alla lunga, non gli andò così bene… Questo criterio, benchè abbia il suo fascino, ha una debolezza di fondo per nulla risibile: presuppone un umano talmente performante e lungimirante da non sbagliare mai! Ma questo umano, semplicemente, non esiste… È per questo che è necessario coltivare una mentalità diversa che sa coniugare la fermezza con l’umiltà. Saper riconoscere i propri sbagli non è svilente, al contrario, qualificante: un uomo che sa riconoscere i propri errori, è un uomo saggio, sempre pronto a migliorare. Oltre a ciò, è un uomo che è capace di aver misericordia per chi sbaglia perchè riconosce per primo la propria fallibilità. Abbiamo oggi un esempio di questo equilibrio in Paolo, quando chiamando Timoteo a seguirlo, decide di farlo circoncidere a motivo dei Giudei presenti il quella regione. Sappiamo bene quando Paolo abbia combattuto con il Collegio dei Dodici e degli Anziani per ottenere ai pagani il diritto di diventare cristiani senza l’obbligo di attenersi alla Leggi ebraiche… nonostante questo, nel momento in cui il principio di relatà si oppone, non ha remore a farse marci indeitro sui suoi principi! Notevole Paolo anche in questo: veramente un uomo libero! Buona giornata