Quando ero piccolo, uno dei divertimenti preferiti che avevo quando facevo qualche viaggio insieme ai miei compagni di scuola era quello di salutare chi viaggiava nell’automobile che passava accanto. Non c’era vergogna ma solo il desiderio di raccogliere sorrisi e parole simpatiche… ci rimanevo molto male quando capitava di incrociare persone che rimanevano inerti ed indifferenti ai nostri cenni! Tanto che, quando mi capita di vedermi salutato da bambini che si sbracciano come facevo io da piccolo, non esito a salutare contento e ringraziare… Questo ricordo mi è sovvenuto a partire da questo versetto del Vangelo: «se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?». I bambini che, come ci ha ricordato bene Gesù sono i più vicini alle logiche del Regno di Dio, non hanno freni o paure a salutare, non hanno precomprensioni, non hanno pendenze… Quanto è, invece, faticoso e restio il saluto tra adulti! Solo se si conosce con una certa intensità una persona ci si sente in dovere di rivolgere un saluto, altrimenti regna sovrana l’indifferenza più totale! Il saluto è proprio una delle caratteristiche basilari della vita fraterna… potremmo dire: “dimmi quanto saluti e ti dirò quanto è intenso il tuo sentimento di fraternità”! Buona giornata