In seguito all’incidente nella discoteca di Corinaldo ho sentito e ho letto tantissime osservazioni e considerazioni, la gran parte assolutamente condivisibile… Questi i punti nevralgici: il forte richiamo al ruolo educativo della famiglia, ai valori, alla dignità della vita… una chiara presa di posizione contro la droga e l’alcool facile, contro il pensiero demenziale di uomini dello spettacolo, contro la perdita di ideali… Ovviamente, mai un riferimento a Dio! Tutti pensieri “laicissimi”, rigorosamente legati alla sapienza umana che niente deve avere a che fare con l’addentellato religioso! Sono contentissimo che psicologi ed educatori facciano propri i criteri antropologici basilari del vangelo… mi chiedo solo perché se dichiarati da preti o da credenti debbano essere considerati meno veri? Mi chiedo perché non si voglia riconoscere che questo smarrimento dell’uomo sia dovuto alla perdita di Dio, della preghiera, della vita fraterna, della famiglia stabile? Leggiamo queste parole oggi dal libro del profeta Isaia: «Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare». Fanno proprio il caso nostro! La Parola di Dio non passa mai, non perde mai il suo valore di verità assoluta! Non sprechiamo parole ad oltranza e rimettiamoci in ascolto di Colui che solo ci può salvare! Buona giornata