Mi ricordo quando i superiori del Seminario accogliendoci ci dicevano: “Il Seminario ha le porte molto strette per entrare e molto larghe per uscire”. L’idea che sottintendeva era che la sequela dietro a Gesù non doveva essere una scelta leggera ma presupponeva una lucida disanima delle intenzioni. Per questo, il seminario era molto rigido: solo chi era convinto perseverava… chi era titubante abbandonava il campo molto repentinamente! Mi è sempre sembrata una scelta intelligente: meglio avere pochi preti determinati che tanti posticci! Del resto, mi sembra la pensasse così anche Gesù… Il Vangelo che leggiamo a messa oggi racconta che «molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: “Volete andarvene anche voi?”». Gesù non trattiene a tutti i costi le persone: sollecita la loro libertà ad una scelta chiara e precisa! Forse, lo stesso criterio andrebbe applicato alla scelta di battezzare… Che scelta di principio è richiesta ai genitori che decidono di battezzare i loro bambini? È vero: si sostiene che la grazia è gratis… non è un merito… Ma il caso serio è: tra l’essere con Gesù e il non esserlo c’è una grossa differenza? Sono visibili coloro che hanno scelto di essere discepoli di Gesù rispetto a quelli che si sono defilati? Occorre fare un bel esame di coscienza… Buona giornata