Non c’è verso: Gesù appare a Maria Maddalena e poi ai discepoli ad Emmaus eppure, nonostante la loro testimonianza, gli Apostoli non credono! Devo dire che li capisco… paradossalmente è più facile credere alla risurrezione che al Risorto! Pensare che la risurrezione sia possibile e ragionevole fa parte del pensiero dell’uomo ma riconoscere l’effettivo compimento della risurrezione in una persona ce ne passa! Provate ad immaginare che vi si presenta un vostro caro defunto: voi ci parlate, lo toccate, ci mangiate anche insieme… poi, andate a raccontare l’accaduto a qualche vostro famigliare: che cosa penserà? Che voi avete le traveggole, che siete da ricovero! Fintanto che uno non fa esperienza personale del Risorto è difficile aderirvi con tutto il cuore. Alcuni elementi per il riconoscimento del Risorto non li dobbiamo assolutamente tralasciare: anzitutto il fatto che, nel racconto dei Vangeli, il riconoscimento è dato solo a chi ha uno sguardo innamorato; poi, il riconoscimento avviene sempre in correlazione all’ascolto e alla comprensione della Parola. Questi due elementi sono imprescindibili anche per noi oggi: per me l’esperienza più viva del Risorto è quella liturgica, non ha eguali… da lì, il riconoscimento diventa generalizzato! A partire dalla comunione con Lui nei sacramenti ogni realtà diventa epifanica! Apriamo gli occhi… Buona giornata