«La folla disse a Gesù: “Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?”». L’uomo ha sempre bisogno di vedere, di toccare con mano. E ci sta. Il problema è che tocca con mano ma preso si dimentica: non ha memoria! Soprattutto è incontentabile: ad un segno subito si suppone la disponibilità a reiterare. È così anche nei rapporti di amicizia: una persona fa una bella esperienza con un’altra, parte un rapporto di amore e di stima, poi, basta un atteggiamento, delle parole, non adatti e tutto va in fumo… un po’ come i discepoli di Emmaus: «speravamo fosse Lui a salvare Israele»… Forse anche alla Chiesa oggi la folla chiede segni e opere… credo che ci siano parecchie attività e iniziative che esprimono la sua condizione di Sposa di Cristo: eppure, non va mai bene, non è mai sufficiente! Ci sono sempre critiche e attacchi per le più svariate motivazioni… Cosa ha fatto Gesù, come ha risposto alla domanda? Nulla! Ha continuato a fare quello che doveva fare, quello per cui il Padre lo aveva inviato! Qualcuno ha creduto e qualcuno no… e l’hanno ucciso! Come Chiesa cosa dobbiamo fare? Direi proprio la stessa cosa che ha fatto lo Sposo! È lo sguardo del Padre quello che interessa! Buona giornata