Il Vangelo di oggi ci racconta la famosissima parabola del Figliol prodigo. Chi ha fatto un po’ di catechismo non può non ricordarsela. I piccoli rimangono sempre affascinati dalla trama di questo quadretto familiare così drammatico. La parabola esordisce così: «Un uomo aveva due figli». Quell’uomo – sappiamo – è Dio. Per Dio i figli sono e rimangono figlii figli, al contrario, si scordano di avere un Padre! Se ne sono fatta un’immagine distorta: per il più giovane il Padre è un avido custode di beni per sé… per il più vecchio il Padre è un duro e severo datore di lavoro… in soldoni: per gli uomini Dio non è Padre! Il veleno dell’antico serpente ha ottenuto il risultato voluto: il sospetto verso Dio anima il cuore di ogni figlio che appare sul volto della terra! Nel tempo della quaresima varrebbe la pena che purificassimo profondamente la nostra immagine di Dio! Dio non è quello che ci mettiamo in testa noi! Dio è colui che ad ogni figlio riconosce libertà di scelta e di azione! Ogni figlio può scegliere di prendere le distanze da Lui, ma Lui non smetterà un secondo solo di ricordare a loro la sua paternità! Chi ha il coraggio di tornare a casa lo potrà sperimentare chiaramente! Buona giornata