Un amico mi ha suggerito giorni fa la visione dell’intervista di Fedez a don Alberto Ravagnati. Un rapper molto amato dai giovani e un prete youtuber diventato famoso durante il lockdown. Un miscredente anticlericale e un discepolo entusiasta di Gesù. Ho apprezzato molto l’equilibrio e l’arguzia di don Alberto nel rispondere alle provocazioni di Fedez. Come tutti i format oggi in voga il confronto è stato schietto e immediato, però non sembra aver aperto spiragli per una riflessione autentica: ognuno dice la sua ma alla fine tutti restano della propria idea, minimamente scalfiti… Non ho mai apprezzato particolarmente la presenza dei preti nella televisione e nell’agone mediatico in genere: troppo mediocri, alla ricerca di consenso, generalmente minimalisti, con una propensione al “va bene tutto” l’importante è “volersi bene”! Don Alberto mi è parso molto sul pezzo, capace di dire la fede senza saccenza ma anche senza sconti... Mi piace quanto dice san Paolo nei versetti della Lettera ai Filippesi che leggiamo oggi: «purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene». Mai arrendersi! È doveroso confidare che lo Spirito sia capace di compiere cose inaspettate rispetto alla nostra misura della realtà… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Marco che ha terminato la corsa e ora si appresta ad entrare nel Regno
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