Sempre suggestivo il racconto della folgorazione di Paolo sulla via di Damasco. In un attimo, trasformato da persecutore a perseguitato. Gesù dice ad Anania: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d’Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». Su Paolo c’è un progetto! Gesù pensa qualcosa di grande per lui… ma non senza partecipare alla passione del Maestro! La via della missione ha a che fare con l’imitazione di Gesù: non si può pensare ad una evangelizzazione fatta di sole parole ed esortazioni… occorre mettere in conto rifiuto, scontro, opposizione, persecuzione. Paolo sperimenterà tutte queste cose! Proprio per questo diventerà per tutti i cristiani un punto di riferimento imprescindibile! Nessuno più considera la sua vita passata: l’uomo vecchio è passato, è nato quello nuovo! È più forte l’amore dell’odio! Paolo è un esempio mirabile di come il bene fatto con passione e generosità è in grado di coprire un mare di peccati! Non preoccupiamoci di essere sempre irreprensibili… preoccupiamoci, al contrario, di spenderci senza riserve per amore del Signore… La misericordia del Signore stenderà un velo sul nostro peccato e brillerà la sua luce sul nostro volto! Buona giornata