«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo». È un’espressione evangelica che provoca sempre reazioni intestine… tuttavia, se la si legge dal di dentro di una relazione di fede, se ne percepisce immediatamente tutta la verità! Gesù non dice di “amare di meno” il padre, la madre, ecc. Gesù dice che l’amore per Lui deve essere l’origine, il punto di partenza, il primo! Ed è così: se non si ama Gesù per primo, gli altri amori seguiranno dinamiche per forza disordinate… È chiarissimo come nella società contemporanea, dove l’amore non ha più una connotazione specifica, le relazioni tra marito e moglie, tra mamma e figlio, sono totalmente in balia del sentimento e della pulsione istintuale! Chi ama Gesù sul serio, lo segue e lo ascolta, avrà tutti i criteri affinché ogni amore abbia la sua specifica connotazione nel rispetto del ruolo e della missione specifica personale! L’amore preferenziale che ho espresso nella mia vocazione personale non mi ha fatto indietreggiare un millimetro dall’onore e dal rispetto per i miei genitori e i miei fratelli… anzi! Mi ha sollecitato ad una gratuità ed ad un’attenzione ancora maggiori! Provare per credere… Buona giornata