Ne parlo spesso perchè ce l’ho nel cuore, come amico e compagno di seminario: don Roberto Malgesini… Prima che la Chiesa si pronunci e ne dichiari le virtù eroiche, nel mio piccolo, non posso che testimoniare la sua profonda immedesimazione in Cristo: era proprio imbevuto della sostanza del Vangelo! Mi ha colpito molto la scelta dei famigliari di non costituirsi parte civile contro il suo omicida: la motivazione è perchè “don Roberto, se avesse potuto parlare, avrebbe certamente chiesto di perdonarlo perchè era solo un disperato”… Leggiamo oggi la pagina del Vangelo dove Gesù insegna ai suoi discepoli come pregare: alla fine, pone come condizione per una preghiera autentica, la misericordia: «Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi». Don Roberto era un contemplativo: ogni mattina trascorreva almeno un’ora in preghiera in Chiesa… aveva imparato molto bene che l’Amico con cui dialogava non aveva bisogno della sua devozione ma della sua testimonianza di perdono! Chi non arriva a prender coscienza che il Signore ci chiede di amare e di perdonare senza se e sena ma è certamente un cattivo pregatore! Preghiera e perdono sono due dimensioni che vanno a braccetto o non esistono! Buona giornata