Il mese di Maggio inizia all’insegna dell’accoppiata vincente Maria e Giuseppe: in onore di Maria la recita comunitaria del Rosario e in onore di Giuseppe la memoria del ruolo santificante del lavoro. Potremmo dire quasi che è un mese benedettino delle serie “ora et labora“. Si tratta di riconoscere come la vita sia la stratta correlazione tra il contemplare e l’operare, dove l’uno non deve venire prima o al posto dell’altro ma dove l’uno si esprime l’altro! Un uomo che sia rinato spiritualmente non può lavorare senza coglierne il valore di servizio e di carità così come non può pregare esiliandosi dalla sua attività quotidiana… Nella Genesi oggi leggiamo che una volta creato l’uomo, Dio afferma: «riempite la terra e soggiogàtela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». In questa frase c’è un potenziale rivoluzionario di una portata eccezionale: fino a questo punto, l’uomo aveva concepito il suo rapporto con la natura in un’ottica di sudditanza! Gli elementi della natura erano divinizzati e la paura regnava sovrana… Da qui l’uomo assume una vera e propria signoria! Attenzione: signoria non dittatura! Ecco qui il dramma di un uomo senza contemplazione: dall’amore si passa allo sfruttamento… Un mese di maggio provvidenziale allora! Buona giornata