Erode, su pressione di Erodiade, «mandò a decapitare Giovanni nella prigione». Scelta drammatica per Erode perché riteneva il Battista una persona dabbene… non certo per un riconoscimento dovuto alla dignità dell’uomo in quanto tale! A ben guardare, questa logica è la stessa che sottende al pensare del mondo oggi! Ci sono persone che devono essere tutelate e ce ne sono altre che non sono ritenute degne di un trattamento di rispetto… dico questo a riguardo della scelta assolutamente condivisibile del Papa di togliere ogni alibi a chi ritenesse ancora sostenibile la pena di morte in forza di quei casi particolari riconosciuti dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Tutti i giornali riconoscono l’aberrazione di un presunto diritto di un uomo di uccidere un altro uomo: il consenso è oggi pressoché unanime nella lotta contro la pena di morte! Ma, ragionevolmente, come deve essere considerato il diritto di una donna di abortire il figlio che porta nel grembo? Dal punto di vista del bambino non si tratta di una vera e propria pena di morte? Si provi a esporre pubblicamente una tesi del genere: la reazione non mancherebbe! Purtroppo non si ragiona più a partire da criteri di verità ma da criteri emotivi… come arrivare a scelte di spessore? Buona giornata