Riprendiamo la lettura e un breve approfondimento delle antifone in “O”, vere perle di teologia, ricche di riferimenti scritturistici. L’antifona di oggi recita così: “O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina
chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte“. Una prima osservazione riguarda il fatto che questo riferimento al Sole che sorge sia riservato al giorno 21 dicembre, solstizio d’inverno, giorno in cui la tenebra sembra ingoiare il giorno… eppure, proprio in questo giorno il sole inizia il suo processo di crescita e di vittoria sulle tenebre! È un chiaro riferimento alla Pasqua: quando la morte sembrava aver fatto scendere il buio sulla terra e essere riuscita ad ingoiare la vita, Gesù ha vinto e si è presentato alle donne all’alba, sfolgorante di luce! Una seconda osservazione è la permanente condizione dell’uomo in uno stato di oscurità… Cristo il sole che brilla, è la vita che non muore, eppure l’uomo brancola ancora nel buio più pesto… la luce si irradia sulla vita nella misura in cui si conosce il volto di Dio! Ma come l’uomo non può far sorgere il sole nella notte così non può conoscere Dio! Gesù è il sole perchè mostra il volto di Dio! Buona giornata
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