Iniziamo la cosiddetta settimana di passione. La liturgia ci mostra come il destino di morte di Gesù sia un paradosso: nonostante il suo amore sia stato così grande e gratuito la risposta dell’uomo è stata ingrata! Oggi, il Vangelo è quello della adultera salvata in extremis dalla lapidazione: è figura dell’umanità, meritevole di condanna eppure oggetto di misericordia ad oltranza! Adultero è stato il popolo d’Israele, secondo il profeta Osea… adultero è ogni battezzato che abbandona il Vangelo a favore di ideologie frivole e passeggere… Cosa dovrebbe fare Dio con una umanità così? Se dovesse agire secondo il cuore dell’uomo non ci sarebbe scampo per nessuno! Dio decide di perdonare e rilanciare… ad oltranza! La Pasqua è l’avvenimento della riconciliazione che Gesù realizza a nostro favore al di là di ogni nostro merito! «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»: chissà se a fronte di queste parole che Gesù ci rivolge sapremo metterci in gioco per una vera riforma di vita? È più che probabile che un altr’anno saremo ancora qui con le stesse parole, gli stessi propositi, gli stessi fallimenti… Non abbiamo proprio nulla da dare a Dio! Tutto riceviamo come dono generoso e immeritato! Buona giornata