Ci viene narrato oggi, negli Atti degli Apostoli, il primo miracolo ad opera di Pietro e Giovanni: i discepoli partecipano della stessa vita di Gesù. Chi è inserito in Cristo compie le stesse cose del Figlio! Gesù ebbe a dire: «Farete delle cose più grandi delle mie». Che miracolo avviene: «veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio». Un uomo, portato da altri davanti al Tempio, probabilmente sfruttato, che vive una vita da mendicante. Ormai si è adattato a questo modo di stare al mondo: da Pietro e Giovanni si attende una semplice offerta, tanto per tirare a campare. Gli apostoli hanno in sè la Vita, sanno che quello storpio ha ben altra prospettiva vocazionale: non si accontentano di dare a lui qualche monetina ma lo rimettono in piedi! Lo fanno risorgere! Gli ridanno dignità! Lo invitano a camminare, a non vivere di accattonaggio! La vita che Gesù porta è una vita che rende protagonisti, che libera dalle dipendenze, che mette in relazione al Padre a cui solo obbedire! La Pasqua non è una qualche elemosina per tirare a campare ma una vita nuova! Buona giornata